domani a San Pietro
I parenti delle vittime da Papa Francesco
PESCARA. I parenti delle vittime di Rigopiano aspettano l’abbraccio di Papa Francesco. Domani, in occasione dell’udienza generale del mercoledì, ci saranno anche loro in Vaticano. Per ricordare, con...
PESCARA. I parenti delle vittime di Rigopiano aspettano l’abbraccio di Papa Francesco. Domani, in occasione dell’udienza generale del mercoledì, ci saranno anche loro in Vaticano. Per ricordare, con un giorno di anticipo, il quarto mese dalla tragedia. «La presenza al cospetto del Santo Padre ha per noi un significato molto particolare», dice Gianluca Tanda, portavoce del comitato, «questi ultimi 4 mesi sono stati durissimi, abbiamo dovuto piangere i nostri cari, lottare contro il totale abbandono delle istituzioni, chiedere disperatamente di conoscere la verità, fare i conti con i nomi dei primi indagati e, infine, combattere per riavere, prima che finiscano nelle mani degli sciacalli, ciò che è rimasto dei nostri cari. Per questo, speriamo vivamente di trovare nelle parole di Papa Francesco un po’ di quella serenità e di quella forza necessaria ad affrontare dignitosamente il nostro futuro».
La partenza è fissata da Pescara, zona stazione, alle 4: i familiari delle vittime viaggeranno insieme su un autobus. Gli altri, residenti in altre parti d’Italia, arriveranno direttamente a Roma. «Insieme faremo ingresso in piazza San Pietro. A noi», dice Tanda, «sarà riservata la zona del sagrato alla destra del Santo Padre, in cui ci sistemeremo tenendo in mano ciascuno un palloncino con appesa una rosa bianca. Al termine della celebrazione i palloncini con le rose voleranno in cielo, così come è accaduto ai nostri angeli quel maledetto 18 gennaio. Infine consegneremo nelle mani del Papa un presente, in ricordo delle 29 vittime di questa immane tragedia».
Dopo l’incontro con Papa Francesco, il comitato si riunirà: «Seguirà un pranzo-riunione in piazza dell’Unità», continua Tanda, «durante il quale decideremo quali saranno le prossime mosse della nostra battaglia».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La partenza è fissata da Pescara, zona stazione, alle 4: i familiari delle vittime viaggeranno insieme su un autobus. Gli altri, residenti in altre parti d’Italia, arriveranno direttamente a Roma. «Insieme faremo ingresso in piazza San Pietro. A noi», dice Tanda, «sarà riservata la zona del sagrato alla destra del Santo Padre, in cui ci sistemeremo tenendo in mano ciascuno un palloncino con appesa una rosa bianca. Al termine della celebrazione i palloncini con le rose voleranno in cielo, così come è accaduto ai nostri angeli quel maledetto 18 gennaio. Infine consegneremo nelle mani del Papa un presente, in ricordo delle 29 vittime di questa immane tragedia».
Dopo l’incontro con Papa Francesco, il comitato si riunirà: «Seguirà un pranzo-riunione in piazza dell’Unità», continua Tanda, «durante il quale decideremo quali saranno le prossime mosse della nostra battaglia».
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