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Il sindaco: «Saprò difendermi»
Le reazioni a caldo del primo cittadino e del presidente Di Marco: «Mi fido dei magistrati»
FARINDOLA. «Si tratta di un atto giudiziario dovuto. Ho massima fiducia nella magistratura che saprà ricostruire il quadro delle responsabilità», è il commento a caldo del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, uscendo ieri pomeriggio dal consiglio comunale convocato per l'approvazione del bilancio previsionale. Si aspettava l'avviso di garanzia per la strage di Rigopiano. «Con il mio pool di avvocati stiamo valutando la strategia difensiva da seguire. Auspico un rapido iter processuale e l'approfondimento analitico di tutti gli altri filoni, affinché sia fatta chiarezza e resa giustizia per le vittime e per i familiari. Massima solidarietà al direttore del resort Bruno Di Tommaso. Sono certo che la sua posizione, come la mia, sarà delineata in maniera positiva dalle autorità giudiziarie», dice Lacchetta, indagato insieme al dirigente comunale Enrico Colangeli, al presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, al dirigente delegato alle Opere pubbliche Paolo D'Incecco, al responsabile della viabilità provinciale Mauro Di Blasio e al direttore Di Tommaso.
«Mi è spiaciuto apprendere la notizia dalla stampa prima ancora che io fossi ufficialmente informato, ma così è. Ripongo piena fiducia nell'operato della Magistratura», ha invece commentato il presidente della Provincia, Di Marco, difeso dall'avvocato Marco Spagnuolo, «ai pm va il mio plauso per la decisa ed intensa attività d'indagine sin qui svolta e per l'ulteriore azione di accertamento dei fatti e delle responsabilità che riterranno sussistenti. Credo che il più efficace contributo che si possa dare in questo momento sia quello di consentire agli inquirenti di continuare a lavorare con serenità ed efficacia per il superiore interesse dell'accertamento della verità»
Il primo cittadino di Farindola ed il tecnico comunale Colangeli, che per ora preferisce non commentare l'avviso di garanzia ricevuto, sono difesi da un pool di legali e tecnici che hanno già concluso una consulenza depositata in procura in maniera preventiva: gli avvocati sono Cristiana Valentini e Goffredo Tatozzi, e gli esperti Massimiliano Fazzini (climatologo); l'ingegner Giorgio Morelli (responsabile MeteoMont Abruzzo); la guida alpina Maurizio Felici; l'ingegnere Marco Cordeschi (esperto d'ingegneria della montagna), e il tecnico informatico Ettore Diodati.
Francesco Bellante
«Mi è spiaciuto apprendere la notizia dalla stampa prima ancora che io fossi ufficialmente informato, ma così è. Ripongo piena fiducia nell'operato della Magistratura», ha invece commentato il presidente della Provincia, Di Marco, difeso dall'avvocato Marco Spagnuolo, «ai pm va il mio plauso per la decisa ed intensa attività d'indagine sin qui svolta e per l'ulteriore azione di accertamento dei fatti e delle responsabilità che riterranno sussistenti. Credo che il più efficace contributo che si possa dare in questo momento sia quello di consentire agli inquirenti di continuare a lavorare con serenità ed efficacia per il superiore interesse dell'accertamento della verità»
Il primo cittadino di Farindola ed il tecnico comunale Colangeli, che per ora preferisce non commentare l'avviso di garanzia ricevuto, sono difesi da un pool di legali e tecnici che hanno già concluso una consulenza depositata in procura in maniera preventiva: gli avvocati sono Cristiana Valentini e Goffredo Tatozzi, e gli esperti Massimiliano Fazzini (climatologo); l'ingegner Giorgio Morelli (responsabile MeteoMont Abruzzo); la guida alpina Maurizio Felici; l'ingegnere Marco Cordeschi (esperto d'ingegneria della montagna), e il tecnico informatico Ettore Diodati.
Francesco Bellante
