Il Volo a Roccaraso: «Viva l’Abruzzo. Grande amore» / Video
Il concerto apre con “Nessun Dorma” della Turandot, poi il trio ha dedicato l'Ave Maria alle vittime di Rigopiano
ROCCARASO. “Nessun Dorma” della Turandot, “ E lucevan le stelle” della Tosca, “Libiamo ne’ lieti calici” della “Traviata”, “Torna a Surriento,a “‘O surdato ‘nnamurato,” “Grande amore”,: Il Volo non ha lesinato i classici né i suoi successi, ieri sera, a Roccaraso, nel concerto di anteprima della parte italiana del tour “Notte magica. A tribute to the Three Tenors”. Il Palaghiaccio Bolino era strapieno e i tre cantanti, Gianluca Ginoble, abruzzese di Montepagano di Roseto, Piero Barone e Ignazio Boschetto non hanno deluso un pubblico che li adora.
I tre del Volo erano arrivati, nei giorni scorsi, a Roccaraso per mettere a punto il debutto di Notte Magica 2017, la tournée che poi li porterà in tutta Italia, con ben 14 tappe, da Torino (5 maggio) a Bologna (6 maggio) a Milano (9 agosto), senza dimenticare le due date romane, al Pala Lottomatica (12 e 13 maggio). “Notte magica. A tribute to the Three Tenors” fa riferimento agli storici Tre Tenori degli anni Novanta, Luciano Pavarotti, Placido Domingo e José Carreras, ma anche quello del nuovo disco del gruppo.
Il concerto è vissuto di musica ma anche di amore per l’Abruzzo, la regione che è cara al Volo non solo perché uno dei suoi tre componenti è abruzzese. «Questo concerto è anche un segnale. L’ho voluto io in Abruzzo, a Roccaraso, anche per dire al resto d’Italia che non è pericoloso venire in vacanza qui, nella mia regione», aveva detto Gianluca Ginoble al Centro alla vigilia del concerto, aggiungendo: «Quello dell’Abruzzo è un argomento che mi sta a cuore soprattutto dopo la tragedia dell’inverno scorso a Farindola. Anche personalmente, cerco di fare qualcosa, scattando foto e girando video che poi posto sui social network, per fare capire che l’Abruzzo è bello ed è una terra tranquilla non pericolosa».
«L’idea di fare partire il tour da Roccaraso, così come facemmo l’anno scorso a Roseto, nasce dalla voglia di fare qualcosa per la mia regione dopo quello che è accaduto in inverno», aveva detto ancora Ginble. «Sì, volevo dare una specie di segnale, dire agli italiani: non abbiate paura a venire qui». Al concerto del trio era presenta anche il vescovo Angelo Spina. Momenti di grande emozione si sono vissuti quando Il Volo, con Gianluca Ginoble in testa, ha dedicato l'Ave Maria alle 29 vittime di Rigopiano. Il tributo dei tre tenori a tante vittime innocenti.
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