Abusi nel Parco, quattro denunce
Scoperti tagli di boschi e manufatti illegali. Nei guai allevatore rimborsato per falsi danni dai lupi
PESCASSEROLI. Un capannone abusivo, due costruzioni non autorizzate e 150 quintali di legna tagliati illegalmente. Questo l’esito dei controlli eseguiti nella zona del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dagli agenti del servizio di sorveglianza dell’Ente che, coordinati dal responsabile Renato Di Cola, hanno denunciato quattro persone al termine di una operazione di vigilanza svoltasi in buona parte del territorio dell’area protetta.
A finire nel mirino dei guardiaparco sono stati C.A. per la realizzazione di due manufatti in legno, più S.D. e D.M. per la realizzazione di un capannone di notevoli dimensioni. Tutte le costruzioni sono risultate sprovviste del necessario nulla osta rilasciato dall'ufficio tecnico del Parco. Gli uomini del servizio di sorveglianza hanno denunciando all'autorità giudiziaria i responsabili dei tagli di numerose piante e della costruzione dei manufatti abusivi al termine dell’ispezione condotta più precisamente nei comuni di Pescasseroli e Picinisco.
Inoltre sempre nel piccolo comune della provincia di Frosinone è stato denunciato un allevatore per tentata truffa ai danni del Parco. L’uomo, che in passato è riuscito a ottenere indennizzi per asseriti danni da fauna selvatica (lupi in particolare) al proprio bestiame domestico, è stato denunciato per aver incassato i rimborsi con metodi truffaldini.
Soddisfazione per l'intero intervento è stata espressa dal presidente Antonio Carrara e dal direttore del Parco, Dario Febbo.
Un altro imponente taglio abusivo di legna – ben 4.384 piante, per un quantitativo di legname di circa 7.000 quintali – fu scoperto sempre dagli agenti del Servizio di sorveglianza del Parco nel 2012, in località Vallone pecora morta di Bisegna. Il tribunale di Avezzano, accogliendo le richieste dell'Ente Parco e del Comune, lo scorso mese di maggio ha ordinato l'imputazione coatta della ditta boschiva per i reati di danno ambientale e danneggiamento.
Massimiliano Lavillotti
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