«La Liberazione? Un lutto nazionale»: è bufera sui post del candidato alle elezioni comunali a Sulmona

Scoppia il caso per i post pubblicati sui social dal neo coordinatore di Forza Italia giovani, Lorenzo Presutti, che è anche candidato con i berlusconiani come aspirante consigliere comunale per le elezioni di fine maggio
SULMONA. Aveva definito la giornata del 25 aprile non una festa nazionale per la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo ma un «lutto nazionale». Parole che hanno scatenato subito una valanga di reazioni, anche dure, nel bel mezzo della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale. Scoppia il caso per i post pubblicati sui social dal neo coordinatore di Forza Italia giovani, Lorenzo Presutti, che è anche candidato con i berlusconiani come aspirante consigliere comunale per le elezioni di fine maggio. Una vicenda che agita la coalizione di centrodestra, a poco più di una settimana dalla scadenza per la presentazione delle liste elettorali.
IL CASO. Sono due i passaggi finiti sotto l’occhio del ciclone. Nel 2023 infatti, sulla sua pagina Facebook, Presutti aveva condiviso un post che riportava, a caratteri cubitali, un messaggio chiaro: “25 aprile lutto nazionale, io non festeggio”. Lo scorso anno, sempre in occasione della ricorrenza, aveva condiviso un post di Primavera Nazionale più o meno dallo stesso tenore. “25 aprile: il giorno in cui i vili si proclamano eroi”. Le pubblicazioni sono state riprese a pochi giorni dalla ricorrenza, soprattutto per il significato simbolico che la stessa assume per la città di Sulmona, decorata con la medaglia d’argento al valor militare proprio per il ruolo svolto nella resistenza al fianco della Brigata Maiella. Dal diretto interessato nessun commento.
LE REAZIONI. I post pubblicati dal coordinatore giovani degli azzurri, definiti da più parti «revisionisti e irrispettosi», hanno sollevato critiche tanto sul piano politico quanto su quello civile, alimentando il dibattito sull’opportunità di affidare ruoli di rappresentanza a figure che sembrano mettere in discussione i valori fondanti della repubblica. Tra le voci più dure quella dell’ex consigliere comunale Salvatore Di Cesare, che ha ricordato come la città abbia pagato un prezzo alto in termini di vite umane per la lotta contro l’occupazione nazista e come tali affermazioni rappresentino un insulto alla memoria di chi ha combattuto per la libertà. «Voglio ricordare che il nostro Oscar Fuà è morto nella battaglia di Brisighella a soli 19 anni mentre combatteva con altri giovani sulmonesi tra cui il tenente Gilberto Malvestuto proprio per liberare l’Italia dagli oppressori tedeschi e che a Gilberto Malvestuto, il comune di Sulmona ha assegnato il riconoscimento istituzionale più alto, il Sigillo d’oro di Re Stanislao, simbolo della città. Mi chiedo quale futuro sia possibile per la nostra comunità se a tracciarlo ci sono giovani che mostrano una simile distanza dai valori democratici su cui si fonda la Repubblica?». Duro anche il senatore del Pd, Michele Fina. «Chi offende il 25 aprile offende la nostra Patria, la nostra Repubblica e la nostra Costituzione. A Sulmona Forza Italia nomina coordinatore della giovanile chi definisce il 25 aprile un lutto nazionale e il giorno in cui i vili si proclamano eroi. Parole indecenti. Il 25 aprile è la festa della Liberazione dal nazifascismo, il giorno in cui l’Italia ha scelto la libertà, la dignità, percorso da cui è nata la nostra Costituzione. Nessuno spazio per ambiguità, revisionismi o nostalgie. Chi la pensa così non può rappresentare i giovani, né il futuro», sottolinea Fina.
TIRABASSI CONDANNA. La presa di distanze arriva dal candidato sindaco del centrodestra, Luca Tirabassi, il quale fa sapere di aver incontrato il coordinatore giovani di Forza Italia, per chiarire quanto accaduto. «Naturalmente non posso non prendere le distanze dal contenuto degli slogan e delle frasi postate dal giovane Presutti sul proprio profilo Facebook, diverso tempo fa», commenta Tirabassi, «non lo conoscevo e ieri ho parlato personalmente con lui. È molto dispiaciuto e rammaricato, penso sia maturato ed abbia compreso i valori autentici della Resistenza».