Addio all’avvocato Luisa Leopardi, la prima donna eletta presidente dell’Ordine

11 Aprile 2025

Era specializzata in cause civili e di lavoro. Funerali domattina nella chiesa di San Francesco a Pettino. Commozione tra colleghi e magistrati

L’ AQUILA. Dell’umanità e della riservatezza aveva fatto la sua cifra stilistica. Nella vita privata come nella professione. Doti portate in dono anche nel suo biennio di mandato, alla guida dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila. Luisa Leopardi, 64 anni, si è spenta ieri, dopo una lunga malattia: eletta alla presidenza nel 2023, prima donna a rivestire la carica dopo 103 anni dall’istituzione dell’Ordine distrettuale. Profonda commozione e cordoglio, dal mondo dell’avvocatura e della magistratura, per la prematura scomparsa «di una figura di riferimento assoluto della categoria». Mai sopra le righe, riflessiva e dotata di una grande sensibilità, come la descrivono i colleghi. I funerali si terranno domani, alle 11.30, nella chiesa di San Francesco, a Pettino. Non è stata allestita la camera ardente «nel rispetto della volontà di Luisa», dice Maurizio Capri, subentrato alla guida dell’Ordine dopo le dimissioni della Leopardi, che aveva deciso, proprio per l’aggravarsi del male che l’aveva colpita, di lasciare l’incarico.

SCHIVA E SENSIBILE

Anni e anni trascorsi in seno al consiglio dell’Ordine degli avvocati per poi, nel 2023, essere eletta alla presidenza. «Era molto schiva, per carattere», afferma Capri, «ma di una sensibilità che si riscontra in poche persone. Ha lasciato un grande vuoto nel Foro aquilano dove, come presidente, aveva saputo imprimere un segno di mitezza, riuscendo a mantenere unita l’avvocatura e vivendo la sua professione con trasporto e singolare umanità. Doti che le vengono riconosciute unanimemente e che l’hanno portata ad essere apprezzata anche fuori regione». Avvocato civilista e giuslavorista, Luisa Leopardi lascia il marito, Paolo, i figli Marco e Alessia e una nipotina, Chiara, nata da poco. Fin dalla sua elezione alla presidenza dell’Ordine, aveva mostrato particolare attenzione al mondo delle donne, anche nella professione di avvocato. «Pur mantenendo un basso profilo, non amava infatti essere sotto le luci della ribalta», aggiunge Capri, «sapeva svolgere in modo encomiabile la sua professione. Sapeva stare al suo posto e portare a casa risultati: si poneva sempre in modo adeguato, anche nei confronti dei colleghi, e godeva di grande stima e apprezzamento da parte dei magistrati».

UNO DEGLI ULTIMI DISCORSI

In occasione della prima riunione del direttivo, dopo l’elezione a presidente dell’Ordine, analizzando il delicato momento che la categoria forense stava affrontando da tempo, Leopardi parlò di «una crisi determinata dalla situazione economica complessa degli uffici, legata al problema dell’accorpamento, cui non si viene a capo e che danneggia tutti. I giovani, per questo, si stanno allontanando dalla professione: ci sono molte rinunce anche tra avvocati anziani. Cosa finora mai avvenuta».

IL MESSAGGIO DI BIONDI

«A nome dell’amministrazione comunale esprimo cordoglio per la scomparsa dell’avvocato Luisa Leopardi. Una professionista stimata, che ha ricoperto con serietà e senso del dovere il ruolo di presidente dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila». Queste le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: «La notizia della sua morte addolora la comunità forense e l’intera città, che ne ricordano la riservatezza, l’impegno e il forte legame con la professione. Anche a titolo personale, rivolgo un pensiero di vicinanza alla famiglia, ai colleghi e a tutti coloro che le hanno voluto bene».

CORDOGLIO UNANIME

Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia, a partire dall’ex sindaco, Massimo Cialente, e dal consigliere comunale Pd, Stefania Pezzopane, che scrive: «Cara Luisa, riposa in pace. Condoglianze alla famiglia, alla città che ti perde e al Foro aquilano». L’ex assessore comunale Fabrizia Aquilio sui social parla di «tragedia» per la città. Antonello Carbonara, ex presidente dell’Ordine, dice: «Sono fiero di averti voluta quale prima donna al consiglio dell’Ordine e poi di aver contribuito alla tua elezione alla presidenza, fatto epocale e inimmaginabile fino a qualche anno fa. Donna tenace, collega seria e molto preparata. Grazie dell’amicizia di cui mi hai fatto dono». L’avvocato Emanuela Capannolo parla di «persona meravigliosa, collega sempre correttissima e disponibile a dare consigli disinteressati, amica preziosa. Soprattutto, una delle persone migliori che ho incontrato nel mio cammino». «Che bruttissima notizia, mi dispiace tanto», scrive l’avvocato Nicola Lely, «sentite condoglianze alla famiglia». «Un pensiero affettuoso» anche dall’avvocato Carlotta Ludovici.