L'AQUILA
Ai domiciliari prende il sussidio, ma i carabinieri glielo tolgono
Denunciato un 26enne residente a Barisciano che sta scontando una misura cautelare dopo un arresto. Secondo l’accusa avrebbe intascato 2mila euro di reddito di cittadinanza omettendo i guai giudiziari
BARISCIANO. Duemila euro di sussidio mentre è sottoposto a una misura cautelare personale. Chiede il reddito di cittadinanza e ne intasca quattro rate da 500 euro ciascuna. Ma i carabinieri lo scoprono e lo denunciano per l’indebita percezione. Accade a Barisciano, dove le forze dell'ordine hanno messo a segno un’operazione che ha portato a denunciare a piede libero un 26enne, O.I.A., nell’ambito delle verifiche avviate in tutto il territorio per accertare la regolarità dei requisiti di chi percepisce il beneficio.
L’uomo, infatti, secondo una prima ricostruzione dei fatti, aveva chiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza, omettendo di indicare, nell’istanza, che era sottoposto alla misura cautelare. L’uomo attualmente si trova a Navelli, dove è stato posto all’obbligo di dimora. La concessione del sostegno economico è subordinata alla sussistenza di requisiti non soltanto di carattere reddituale-patrimoniale, ma anche personale. Il beneficiario non può essere sottoposto a misure cautelari oppure essere gravato da condanne per reati gravi. Per questo motivo è stato denunciato e della vicenda è stato informato l’Inps per i successivi provvedimenti tesi alla revoca del beneficio. L’uomo potrebbe essere chiamato a restituire i quattro mesi di sussidio.
I carabinieri della Compagnia dell’Aquila hanno operato in stretta sinergia con il Nucleo ispettorato del lavoro dell’Arma, specializzato in questo tipo di accertamenti. L’indagine non si ferma qui, visto che saranno allargati i controlli tesi a impedire, prevenire e reprimere le condotte illecite. L’obiettivo è quello di evitare che risorse economiche preziose per tante persone possano finire nelle tasche di chi non ne ha diritto.
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