Alto Aterno, bollette più leggere per 3 anni
L’Autorità per l’energia vara le misure che riguardano i residenti nei centri colpiti dal terremoto
L’AQUILA. Dopo la sospensione di 6 mesi del pagamento delle bollette di energia elettrica, gas e acqua decisa subito dopo gli eventi sismici del 24 agosto 2016 ad Amatrice, 26 ottobre a Visso, 30 ottobre a Norcia e 18 gennaio nell’Alto Aterno, le popolazioni colpite dai terremoti del Centro Italia (di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) potranno beneficiare di nuove importanti agevolazioni.
L’Autorità per l’energia ha infatti stabilito che, a partire dalla data degli eventi sismici, per tre anni siano azzerate tutte le componenti tariffarie delle bollette di energia elettrica e gas, cioè non si pagheranno i costi relativi al trasporto e misura dell’energia e quelli per gli oneri generali di sistema; ugualmente per le utenze del servizio idrico non verranno applicati i corrispettivi tariffari per acquedotto, fognatura, depurazione e le componenti tariffarie UI di perequazione.
L’azzeramento, applicabile solo sulle componenti regolate, per la famiglia sulla spesa media annua vale una riduzione di circa 200 euro sia per la bolletta elettrica che per quella gas, mentre copre il 100 per cento della bolletta del servizio idrico.
Inoltre, alla ripresa della fatturazione, gli importi relativi agli eventuali consumi dovranno essere rateizzati per un periodo minimo di 24 mesi, senza interessi.
Per tutte le forniture (elettricità, gas naturale, gas diversi dal naturale distribuito a mezzo di reti canalizzate, acquedotto, fognatura e depurazione) verranno poi eliminati tutti i costi per nuove connessioni, disattivazioni, riattivazioni e/o volture. Le agevolazioni saranno applicate in modo automatico a tutte le utenze che già esistevano nei comuni colpiti dal sisma e anche a quelle delle strutture abitative di emergenza e sono cumulabili con il bonus elettrico e gas o con eventuali meccanismi di sostegno locali per la fornitura idrica. I provvedimenti sono contenuti in una deliberazione dell’Autorità, per i cittadini la cui abitazione si è resa inagibile a seguito degli eventi sismici. Il provvedimento, che attua quanto previsto dal decreto legge 189/16, con interventi simili a quelli già previsti in occasione di altri terremoti, è stato assunto al termine di un processo di consultazione pubblica e di interlocuzione interistituzionale con le autorità.