L’Aquila, 6 aprile 2009 - 6 aprile 2025: il giorno del lutto. Fiori e pensieri ai 309 angeli

La giornata della memoria. Preghiere, cerimonie e mostre in città a sedici anni da quando tutto crollò
L’AQUILA. È il giorno del lutto. L’Aquila si ferma per ricordare la notte più difficile. Il 6 aprile 2009, alle 3.32 del mattino, un terremoto devastante ha sconvolto il capoluogo abruzzese e altri 56 Comuni. Oggi, a sedici anni di distanza, la città rende omaggio alle 309 vittime di quella tragica notte. Un giorno di commemorazione, di riflessione, di dolore condiviso e di speranza, per non dimenticare.
IL LUTTO In segno di rispetto e di partecipazione, il sindaco Pierluigi Biondi ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata di oggi, come sottolineato nell’ordinanza comunale che impone, tra le altre cose, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta e il divieto di attività ludiche e ricreative in contrasto con il carattere luttuoso della giornata. Inoltre, sono state invitate «le imprese, le attività artigianali e le altre organizzazioni pubbliche e private, con esclusione dei servizi indispensabili e obbligatori, a sospendere l’attività lavorativa la mattina del 6 aprile 2025 fino alle 11».
IL PROGRAMMA Il programma delle iniziative di commemorazione è ricco e articolato. Dopo la fiaccolata di ieri, la prima iniziativa significativa della giornata è stata la partenza della tappa “Pedalando per la ricerca 2025” con inizio alle 3.32, un orario che segna il momento esatto in cui il terremoto ha cambiato per sempre la vita dell’Aquila e dei suoi abitanti. Un evento simbolico che collega L’Aquila a Perugia e Roma, un’iniziativa che celebra i 60 anni della Fondazione Airc e, nel contempo, ricorda le vittime del sisma. A partire dalle 9.30, le cerimonie si concentrano su alcuni luoghi simbolici della città. In piazza 6 aprile, alla Scuola della Guardia di finanza dell’Aquila, verrà deposta una corona ai piedi dell’opera “La rinascita”, simbolo del riscatto della città. Nella stessa fascia oraria, nella chiesa del cimitero monumentale, si celebrerà una messa in commemorazione delle vittime del terremoto, presieduta dal cappellano della polizia di Stato. Al contempo, nella chiesa del Villaggio Map di Onna, un altro momento di preghiera per onorare le vittime, a cura dell’associazione Onna Onlus e in collaborazione con la Pro loco e la parrocchia di San Pietro Apostolo. Il programma proseguirà con la deposizione di fiori all’Angelo, il monumento realizzato dai Vigili del fuoco, davanti alla Casa dello Studente, un luogo che ricorda le giovani vite spezzate in quella notte. Il rito inizierà alle 10.15. Nel corso della giornata, alle 11.30, all’auditorium del Parco del Castello, si terrà un concerto della Fanfara della polizia di Stato. Nello stesso luogo, ieri, l’associazione “Che spettacolo è la vita” ha voluto celebrare il 6 aprile con la manifestazione dal titolo “Dalla memoria alla speranza”.
ANIME SANTE Il clou delle celebrazioni si terrà nel tardo pomeriggio, alle 18, con la messa in suffragio dei 309 martiri del sisma del 2009, celebrata dall’arcivescovo metropolita Antonio D’Angelo nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (Anime Sante). Un momento di unione per tutta la città, che si raccoglie intorno al ricordo di chi ha perso la vita e alla speranza di una rinascita completa.
ONNA Nel pomeriggio, a Onna, si svolgerà “Kintsugi”, un percorso narrativo che si terrà alle 17 a Casa Onna, un omaggio alle vittime attraverso musica, narrazione e presentazioni multimediali. L’evento vedrà la partecipazione di artisti e narratori che, con il simbolo giapponese del kintsugi, parleranno della bellezza che emerge anche dalle cicatrici e dalle rotture, rappresentando il processo di guarigione e ricostruzione che ha caratterizzato non solo il territorio, ma anche i cuori delle persone colpite dal sisma.
LA MOSTRA Fino al 13 aprile, all’Emiciclo, sarà visitabile la mostra “Earthquakes of Abruzzo until today”, un’esposizione che racconta non solo il terremoto del 2009, ma anche la storia sismica della regione, un’occasione per riflettere sulle sfide passate e future.
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