Altro furto di rame all’ex Reiss Romoli: adesso sono 14
L’AQUILA. Ancora un furto di rame ai danni del complesso ex Reiss Romoli che si trova a Coppito e che tempo addietro ha ospitato molti uffici dell’Università. Un paio di notti fa, infatti, i ladri...
L’AQUILA. Ancora un furto di rame ai danni del complesso ex Reiss Romoli che si trova a Coppito e che tempo addietro ha ospitato molti uffici dell’Università.
Un paio di notti fa, infatti, i ladri hanno preso di mira tre palazzine da dove hanno trafugato delle scossaline di rame: nella realizzazione delle coperture, specie quelle a tetto, onde impedire probabili infiltrazioni di acqua piovana da alcuni punti critici, è indispensabile trattare questi ultimi applicando, appunto, scossaline, ovvero delle coperture che solitamente sono in rame ma non solo.
Secondo quanto si è appreso i ladri hanno trafugato un quantitativo di rame per circa un quintale. Finora i furti in quel complesso sono stati 14 anche se non tutti sono stati ufficialmente denunciati.
La cosa non è andata giù all’immobiliarista Sergio Adriani che gestisce il complesso per conto di una grande società che ha sede a Milano.
«Le forze dell’ordine», dice, «sapevano, anche sulla scorta delle mie segnalazioni, che i ladri sarebbero tornati visto che talvolta hanno lasciato dei segni che lasciavano chiaramente ipotizzare un loro ritorno anche al più sprovveduto. Non sono stati fatti appostamenti che avrebbero prodotto dei risultati almeno a livello preventivo». Adriani, che intende segnalare questi eventi a prefetto e questore per chiedere interventi e sorveglianza, sollecita comunque l’adozione delle stesse misure e controlli che ci sono per i “Compro oro e argento” anche per chi commercia in rame visto che questo metallo è quantomai appetito dalla microcriminalità soprattutto dopo il terremoto.
Ieri, comunque, c’è stato un sopralluogo della polizia.
Tornando al furto di qualche giorno fa, l’unico dato certo, per ora, è quello del rame prelevato ma ancora non è stato fatto un resoconto totale visto che ci sono degli edifici che ancora non sono stati aperti per sapere se ci sono stati danni.
(g.g.)
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