Annunziata, bottiglie e rifiuti sulla scalinata

I resti dei bivacchi notturni dei giovani fanno a pugni con la città turistica: proteste contro il degrado

SULMONA. Bottiglie di birra, pacchetti di sigarette, cartacce e resti di cibo. Si presenta così, dopo quasi ogni fine settimana, la scalinata del complesso monumentale dell’Annunziata, dopo il bivacco serale di gruppi di ragazzi e comitive di giovani. Un pessimo biglietto da visita, dunque, per i turisti che hanno scelto la città in questi giorni e per chi si trova a passarvi anche soltanto poche ore. L’inciviltà di alcuni, dunque, rischia di penalizzare l’immagine di un intero comprensorio e di vanificare quanto fatto finora per la promozione della città. Da qui l’appello di un gruppo di residenti a una maggiore attenzione per i monumenti cittadini e a un maggiore grado di civiltà e senso civico.

«Non è la prima volta che questo gioiello della città viene deturpato dall’inciviltà», incalzano infuriati. «Parliamo molto di arte, turismo, cultura e di una città che dev’essere accessibile e appetibile per i turisti. Ma se non abbiamo rispetto delle nostre bellezze, abbiamo perso in partenza».

Da qui l’invito a una maggiore attenzione. «Non è possibile che la scalinata dell’Annunziata venga ridotta in questo modo. Non vogliamo sollevare polemiche inutili, ma solo rivolgere un monito ai nostri concittadini: abbiate più rispetto di questa città, specie in questo periodo dove il flusso turistico cresce a vista d’occhio». Da non sottovalutare, inoltre, che il complesso dell’Annunziata ospita l’ufficio turistico comunale, che a breve dovrebbe assorbire le funzioni dello Iat, chiuso a sorpresa proprio a ridosso della stagione estiva e della Giostra. I turisti, dunque, per avere qualche informazione sui luoghi da visitare o per avere guide e brochure, anche in diverse lingue, devono fare le scale dell’Annunziata, facendo lo slalom tra bottiglie di birra e immondizia varia. Il bivacco, infine, costringe gli addetti alle pulizie stradali del Cogesa a lavori straordinari. Nei giorni scorsi, commercianti e baristi per cercare di tamponare la situazione si sono armati di scope e palette. Ma il degrado riguarda anche altri monumenti, come la scalinata di Santa Chiara. Nei giorni scorsi Gianni Carugno, un residente, era tornato ad accendere l’attenzione: da sei anni metà gradinata è transennata per motivi di sicurezza. A questo annoso spettacolo di abbandono e incuria si aggiungono i cassonetti addossati sulle transenne e il degrado del vicoletto vicino.(f.p.)

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