Asl, Silveri respinge l’attacco del sindaco: «La sanità funziona»

31 Luglio 2014

Il manager diffonde nuovi dati sulla mobilità passiva «La situazione dal 2013 è in netto miglioramento»

L’AQUILA. Il manager dell’Asl Giancarlo Silveri respinge al mittente le accuse del sindaco Massimo Cialente alla sua gestione della sanità in provincia.

«In relazione ai dati sulla mobilità passiva occorre ricordare che la mobilità, in sanità, è riferita alle scelte, in ordine a dove e da chi, fatte dai cittadini in caso di necessità. Se un cittadino residente nella nostra provincia si fa assistere da un’Azienda diversa dalla nostra ciò determina una mobilità passiva, se, di contro, un cittadino di altra provincia viene a farsi assistere da noi questo determina mobilità attiva. In sostanza, nel primo caso noi dovremo rimborsare l’Asl che ha assistito il nostro cittadino mentre, nel secondo caso, sarà l’Azienda dove quel cittadino è residente a rimborsare noi. Ora, i dati divulgati potrebbero essere quelli riportati su un foglio di lavoro di un nostro Servizio, forse relativi all’anno 2012 , ancor oggi non definitivi – tanto è che gli Uffici regionali preposti non li hanno, a oggi, ancora licenziati, quindi non asseverati e incompleti (manca anche tutta la parte riferita alla mobilità attiva). Sembra in proposito anche utile precisare che tale tipologia di dati non si riferisce al numero di cittadini che sono andati altrove ma al numero di prestazioni avute da nostri cittadini al di fuori della nostra Asl. La differenza è semplicemente data dal fatto che una persona può, e questo accade abbastanza spesso, avere, per la patologia di cui è affetto, più prestazioni magari periodiche. Dal che è evidente che quel brogliaccio», secondo Silveri, «non si riferiva al numero di cittadini, cosa che anche i medici sanno bene, forse però è sfuggito. I dati della specie, prodotti dai Servizi dell’assessorato Sanità, vengono, una volta elaborati e completi, comunicati, con la loro valorizzazione economica, alle Asl per essere utilizzati sia a fini gestionali sia per la redazione dei bilanci. Possiamo in questo momento dare gli elementi certi di cui siamo in possesso, quelli cioè fornitici per la redazione del bilancio aziendale. Può essere utile dare, rispetto a questo argomento, quanto risulta dai bilanci degli anni 2012 e 2013. Va in proposito chiarito che, nei bilanci Asl, gli importi in questione si riferiscono al valore delle prestazioni distinguendo tra quelle relative a chi va altrove (mobilità passiva “intra” regione) oppure fuori regione (mobilità passiva extra regione), stessa cosa per chi viene a farsi assistere da noi. Inoltre si tenga presente che i dati relativi all’”intra” riguardano le prestazioni dell’anno precedente (bilancio 2012 prestazioni del 2011) per l’ ”extra” il dato è relativo alle prestazioni di due anni prima (bilancio 2012 prestazioni del 2010) e così via».

Silveri snocciola i suoi dati, secondo i quali, alla fine, c’è una posta attiva in bilancio 2013 tra «intra» ed «extra». «Nel bilancio 2013», prosegue Silveri, «si è registrata una netta inversione di tendenza che ha consentito di recuperare il dato fortemente negativo dell’anno prima, anzi ottenendo un utile per la voce considerata. D’altro canto, quanti concittadini erano in quegli anni costretti a vivere sulla costa o altrove perché senza casa? E quanti lo sono ancora? È naturale pensare che si siano serviti di strutture vicine. Un risultato comunque raggiunto grazie allo sforzo corale (ci sono sempre le debite eccezioni) di tutti gli “addetti ai lavori”, medici, personale di ogni professione sanitaria, amministrativi e altri, e anche per il recupero di spazi, attrezzature, macchinari ed evidentemente, man mano che ci si allontana dal terribile anno 2009, i risultati si vedono». Ingeneroso, per Silveri, «sventolare qualunque straccio per denigrare una persona. Dico no a questi localismi di basso profilo che hanno magari la presunzione di volersi chiamare politica».