in tribunale
Avezzano, lavoro in cambio di droga, famiglia indagata
Padre, figlio e una donna accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso: avrebbero organizzato la falsa assunzione di uno dei fratelli come badante e questi in cambio avrebbe ceduto gratuitamente le dosi di cocaina. A febbraio l'udienza dal gup dell'Aquila
AVEZZANO. Era stato assunto come badante per ottenere il permesso di soggiorno in cambio di cocaina. Cinque persone sono finite ora sotto accusa e dovranno presentarsi davanti al giudice con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso. Si tratta di tre italiani e due stranieri che avrebbero organizzato una finta assunzione per regolarizzare uno straniero. In particolare, G.V., 57 anni, suo figlio G.C. (36), una donna, G.P (49), tutti di Avezzano, avrebbero finto di aver assunto in casa per assistere un anziano e per badare alla casa uno straniero, M.B. (36), con la collaborazione del fratello Y.B. (32), in cambio di dosi di cocaina fornite da quest'ultimo. Ora sono state chiuse le indagini e dovranno presentarsi davanti al gup del tribunale dell'Aquila a febbraio per l'udienza preliminare. Sono assistiti dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.