Aziende, mancano i lotti per i nuovi insediamenti
Il commissario del Consorzio per lo sviluppo industriale attacca la Provincia: tante imprese bloccate in attesa della variante al Piano e dei servizi essenziali
L’AQUILA. Cinquanta aziende bloccate per la mancanza di strade e servizi nel Nucleo industriale di Sassa. Altre 30 imprese attendono l’autorizzazione all’insediamento, ma i lotti scarseggiano. Tutto ciò in una città che ha sete di nuove attività e posti di lavoro. I ripetuti solleciti del Consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale al commissario per la ricostruzione e alla Provincia, non hanno sortito alcun effetto. Mancano i servizi essenziali: strade, allacci di gas, acqua e reti fognarie. Ma, soprattutto, mancano nuovi spazi da assegnare alle aziende che ne fanno richiesta. La variante al piano regolatore consortile, che prevede l’estensione dello stesso nella zona di Sassa e di Preturo, giace da oltre un anno nei cassetti della Provincia. Nulla di fatto anche per i 5 milioni che servirebbero a rendere fruibile il nucleo industriale di Sassa, dove, dopo il terremoto, si sono riversate molte aziende artigianali. Il commissario del Consorzio per lo sviluppo industriale Lorenzo Di Mar zio ha inoltrato un nuovo sollecito alla Provincia, chiedendo che il Prg venga approvato al più presto.
«Permane il problema del nucleo di Sassa», afferma Di Marzio, «dove mancano del tutto le infrastrutture. Già nel 2011 avevamo chiesto all’allora commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi di erogare i fondi necessari alla realizzazione di queste opere, circa 5 milioni. I nuclei di Pile e Bazzano, infatti, sono ormai saturi e nell’area di Sassa, dopo il sisma, abbiamo avuto una grande richiesta di lotti da parte delle imprese che hanno scelto di ricollocarsi».
Una cinquantina sono già stati assegnati. Altri 30 sono al vaglio del Consorzio che deve fare i conti, però, con la mancanza di spazi. «La burocrazia», sottolinea Di Marzio, «sta frenando lo sviluppo. A settembre 2011 abbiamo chiesto alla Provincia l’autorizzazione all’ampliamento del piano regolatore per soddisfare la richiesta del mondo imprenditoriale, che è ancora molto vivace. L’ampliamento riguarda la zona di Sassa e l’aeroporto dei Parchi, che rientra a pieno titolo nel progetto di sviluppo commerciale e artigianale del territorio». A oggi, dalla Provincia, non sono arrivate risposte. «Un ritardo inspiegabile», incalza il commissario, «che rischia di compromettere nuovi insediamenti e la creazione di posti di lavoro, in un comprensorio piegato dalla crisi». Alla mancanza di servizi nel nucleo di Sassa si aggiunge l’emergenza dovuta alla scarsa disponibilità di nuovi lotti.
«Il commissario Chiodi prima e il ministro Barca poi non hanno dato risposte», aggiunge Di Marzio. «Anche la Provincia è latitante: ancora non si esprime su un progetto che potrebbe ridare respiro all’economia locale. Una delle zone di sviluppo abbraccia l’aeroporto dei Parchi che potrebbe ambire a diventare uno scalo merci di rilievo. Un’opportunità enorme che favorirebbe nuovi insediamenti con centinaia di posti di lavoro».
Monica Pelliccione
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