Bagnaturo, la voglia di secessione divide Sulmona e Pratola

22 Ottobre 2018

Casini minimizza: solo un polverone in vista delle regionali Ma Di Nino incalza: pronta ad accogliere tutta la frazione

SULMONA. «Noi sottoscritti cittadini elettori residenti in Bagnaturo centro, Bagnaturo Villa Giovina e Bagnaturo San Pietro frazione unica di Pratola Peligna, con il presente atto chiediamo il distaccamento dal Comune attuale di appartenenza per essere incorporati, sotto la circoscrizione del Comune di Sulmona». Era il novembre del 1980 quando alcuni cittadini residenti nella parte di Bagnaturo governata dal comune di Pratola Peligna depositavano davanti ai notai Francesco Pettinelli, Domenico Carugno e Giuseppe Gaudiosi la richiesta di referendum per passare sotto Sulmona: 167 cittadini su 542 residenti chiesero la secessione. Ora la storia si ripete anche se con una opposta richiesta. Per il sindaca di Sulmona, Annamaria Casini, si tratta «di una strumentalizzazione politica in vista delle prossime elezioni regionali». Anche perché nel 1980 fecero le cose per bene depositando la richiesta in Regione dove è rimasta in un cassetto senza, però, che ci sia stato alcun seguito alla petizione. Ora la storia è ancora tutta da scrivere. «Nessun cittadino residente a Bagnaturo di Sulmona mi ha segnalato questa esigenza», insiste la Casini. «Sarei pertanto curiosa di conoscere i firmatari di questa paventata secessione. Non vorrei che tutto questo polverone sia solo il frutto di ambizioni politiche di qualcuno in vista delle prossime Regionali, ormai alle porte. Sono impegnata, in questo momento, con argomenti seri e importanti come la sanità, la sicurezza delle nostre autostrade, il tribunale, i fondi per i progetti di sviluppo come il Masterplan, la Snam, e non ho tempo da dedicare, come altri stanno facendo, a campagne elettorali. Ma se così non fosse sono a disposizione dei cittadini per ascoltare, affrontare e superare insieme le problematiche. Bagnaturo è presente nella programmazione di Sulmona come dimostrano le risorse già stanziate per la sue scuole, a valere sul 2019. Voglio inoltre sottolineare come le politiche virtuose vedono impegnati i Comuni nel fare rete e ottimizzare risorse e servizi. Per questo sto cercando di unire e coordinare attività amministrative e politiche di tutta la Valle Peligna», conclude Casini. «Azioni di segno opposto minano questo processo a danno del territorio».
Antonella Di Nino, sindaco di Pratola, si dice invece pronta ad accogliere tutta la frazione di Bagnaturo. «Il riconoscimento del buon operato dell’amministrazione comunale di Pratola Peligna ci riempie, ovviamente, d’orgoglio. Sulla frazione di Bagnaturo che rientra nella nostra giurisidizione amministrativa, abbiamo sempre operato con la stessa attenzione mostrata per il resto del paese, come nel caso delle operazioni di disinfestazione e demuscazione effettuate durante la stagione estiva, per parlare di un aspetto evidenziato dai promotori della raccolta di firme. Al di là dei passaggi legati all’eventuale petizione, che deve seguire un proprio iter disciplinato dalle norme vigenti che si fonda sul giudizio decisivo dei cittadini», conclude Di Nino, «come sindaco posso dire che saremo eventualmente pronti ad accogliere la parte sulmonese della frazione. La mia amministrazione è pronta a impegnarsi con grande attenzione alla soluzione dei problemi evidenziati. Ma, voglio ripeterlo, è una vicenda che deve seguire un suo percorso con i tempi previsti e con i firmatari e i cittadini protagonisti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA