SULMONA
Bamby a spasso davanti al supercarcere
Il sindacalista Nardella: "Qui è frequente il passaggio dei selvatici. Pet therapy per i lavoratori della Casa di reclusione"
SULMONA. Bamby davanti al supercarcere di Sulmona (L'Aquila). Passaggio che addolcisce l’immagine tetra della Casa di reclusione e restituisce sorrisi al personale impegnato nel centro di detenzione e pena. Pet therapy per i lavoratori. Così la definisce Mauro Nardella, segretario confederale Uil Adriatica Gran Sasso, che stamane ha immortalato un cerbiatto che attraversa, con andamento lieve, il parcheggio della struttura carceraria. Passaggio non casuale, e neppure raro, a detta del sindacalista. Che poi aggiunge una riflessione alla foto inviata al Centro: “L'intelligenza di animali che, per natura, sono da ritenersi schivi per antonomasia”, dice, “si legge anche nella loro presenza nei luoghi che ritengono più sicuri, dove riescono a percepire l’assenza totale di pericolo. La Casa di reclusione di Sulmona ne è un classico, quanto formidabile esempio. Qui capita spesso di incontrare volpi, lupi, cinghiali, ricci, tassi. Prede e predatori sanno benissimo che nessuno potrà fare loro del male, perché qui vi è divieto assoluto di caccia. Il carcere offre loro riparo. In cambio, il personale riceve infusi stimolanti di benessere”. La presenza di Bamby, sia pur fugace, è sempre una notizia capace di regalare un po’ di sano buon umore.
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