Bimba morta al 9° mese di gravidanza, chiesta l’autopsia. Il nonno: “Due settimane prima andava tutto bene”
Eseguita l’autopsia sul feto dietro richiesta dei familiari. Il nonno: «L’ultimo controllo il 18 dicembre, non c’era alcun allarme»
AVEZZANO. Ha perso la sua bambina al nono mese di gravidanza. La tragedia il 30 dicembre. All’arrivo dela donna al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano il feto era già morto. Presumibilmente da diverse ore. Il dramma è arrivato come un fulmine a ciel sereno, durante le giornate di festa del periodo natalizio. Qualche avvisaglia dopo il giorno di Santo Stefano. «Mia figlia ha cominciato a sentirsi strana, diceva che avvertiva che qualcosa non andava» ha raccontato il futuro nonno. Inizialmente nessuno ha pensato al peggio, specie in vista dell’avvicinarsi dei termini per il parto. Oggi la 34enne, originaria di un comune della Marsica, avrebbe dovuto recarsi in ospedale per la preospedalizzazione. Eppure qualcosa è accaduto prima. Dopo giorni di malessere, assieme alla famiglia, ha deciso di raggiungere in via precauzionale il pronto soccorso. Al suo arrivo è stata immediatamente indirizzata al quinto piano, al reparto di Ginecologia e Ostetricia, dove è stata sottoposta a controlli specifici. I medici hanno subito compreso la gravità della situazione. Nessun battito, nessun movimento fetale. La notizia ha stravolto i genitori, increduli di fronte alla morte di una figlia che non avranno mai la possibilità di conoscere. «È la cosa peggiore che possa succedere». Ha proseguito l’uomo. «È indescrivibile ciò che si prova. L’ultimo controllo a cui si è sottoposta mia figlia è avvenuto il 18 dicembre, prima del Natale. E all’epoca tutto andava bene». Poi è crollato loro il mondo addosso. La bambina, dopo essere stata partorita senza vita, è stata trasferita al San Salvatore dell’Aquila, dove è stata sottoposta ad esame autoptico. L’iniziativa è stata espressa volontà della famiglia, al fine di accertare le cause che hanno portato alla morte in utero del feto in età gestazionale così avanzata. Dopo l’autopsia, eseguita lo scorso 2 gennaio, il corpicino è stato riportato nella Marsica. La famiglia ha celebrato i funerali lo scorso venerdì. Poi la piccola salma è stata sepolta, lasciando nella disperazione i familiari, sconvolti per una perdita apparentemente senza senso. «Siamo devastati. Una cosa del genere ti cambia la vita» ha aggiunto il nonno. La Asl 1 ha avviato un’indagine interna sulla vicenda. L’esito dell’autopsia sarà reso noto ai genitori entro 30-40 giorni. Solo a quel punto sarà fatta luce sulle ragioni che hanno portato al decesso. La famiglia, per ora, non ha presentato denunce