Bollette piano Case no del Comune alla sospensione
Il sindaco Cialente: in arrivo le cartelle coi consumi reali Intanto bisogna pagare le prime rate degli importi forfettari
L’AQUILA. Nessuna sospensione dei pagamenti, ma solo l’impegno a inviare al più presto alle famiglie, quelle che vivono negli alloggi del Progetto Case, le bollette con gli importi relativi ai consumi reali e non virtuali. È questa la linea che il sindaco Mas simo Cialente afferma di voler seguire. Per il primo cittadino, gli inquilini del Progetto Case dovranno cominciare a pagare le prime rate della somma forfettaria richiesta. «Nel frattempo», afferma Cialente, «arriveranno le bollette “personalizzate”. Dieci dipendenti del settore Lavori pubblici stanno già effettuando la lettura dei contatori. Si sta partendo da quelle dove i sub contatori (quelli riferiti alle singole utenze) sono collocati all’esterno. Per tutte le altre sarà necessario prendere degli appuntamenti con gli inquilini. I primi a ricevere le bollette reali saranno gli assegnatari del Progetto Case a Sant’Antonio, poi toccherà a Sant’Elia, a Coppito e via via agli altri quartieri. Nel giro di pochi mesi andremo a completare le verifiche e i nuovi conteggi, cosicché ognuno potrà pagare il giusto. Ma nel frattempo», aggiunge il sindaco, «i cittadini dovranno cominciare a pagare le prime quattro-cinque rate degli importi richiesti. In questo modo nessuno pagherà più del dovuto ed entro giugno la questione sarà completamente risolta. La sospensione temporanea dei pagamenti scatterà solo per chi entro giugno non avrà ricevuto le “nuove” bollette. Il sindaco ricorda, poi, «che i pagamenti sono stati spalmati in 18 mesi» e che «anche per quanto riguarda le spese condominiali si sta procedendo a nuove verifiche. Stiamo anche valutando la possibilità di aumentare il numero delle rate ai nuclei familiari disagiati, quelli che già usufruiscono del bonus messo a disposizione dal Comune». In quanto alla richiesta di un consiglio comunale straordinario sulla questione bollette, per Cialente «la seduta può essere anche convocata ma», dice, «ora non ne vedo la necessità visto che stanno arrivando i consumi personalizzati».
Sin qui il sindaco che questa mattina incontrerà a Roma il direttore generale della sezione federalismo fiscale del ministero sull’altra “patata bollente”, quella della Tarsu relativa al 2009-2010. La questione è ormai nota. Il Comune ha, infatti, inviato migliaia di cartelle con la richiesta di pagamento della tassa per la raccolta dei rifiuti senza la decurtazione del 60% concessa, per quelle annualità, ai terremotati. Una vicenda questa, come del resto quella delle bollette forfettarie, che sta suscitato forti proteste nei confronti dell’amministrazione comunale che, in questo caso, ha finito per scaricare sul dirigente del settore la responsabilità di una interpretazione della norma (tre i parere fin qui richiesti), a dir poco penalizzante per i cittadini. L’incontro di oggi al ministero dovrebbe essere quello risolutivo. I cittadini premono per una soluzione positiva che consenta loro di usufruire dello “sconto” del 60% concesso dal governo solo dopo una grande mobilitazione che aveva visto in prima fila proprio il Comune che oggi si ritrova, invece, a vestire i panni dell’esattore. Intanto, a scendere in campo contro quello che definisce «lo scandalo delle bollette» è il partito «Io Sud» che sollecita le dimissioni del sindaco Cialente. (m.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA