INTERROGATI I ragazzi: volevamo scusarci
Bullismo, bidelli estranei ai fatti
Non emergono negligenze nella vigilanza all’ingresso della scuola
L’AQUILA. L’inchiesta della squadra Mobile della questura sugli atti di bullismo alla scuola media «Dante Alighieri», per la quale sono stati denunciati quattro ragazzi, ha avviato accertamenti per verificare se ci sia stata una colpa nella vigilanza. Ma sembra che, dopo l’audizione dei vertici della scuola, non siano emersi, almeno per ora, dei comportamenti penalmente rilevanti. Infatti si è verificato che i bulli si sono confusi con gli altri ragazzi e non era facile scovarli. Infatti si tratta di giovani molto simili fisicamente a quelli che sono stati aggrediti e impauriti, a fronte di poco personale. L’incursione, del resto, c’è stata in quei pochissimi minuti tra il suono della campanella e l’arrivo del docente in aula. I quattro ragazzi, un romeno, due aquilani e un macedone, sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio, lesioni e violenza privata. I quattro sono stati ascoltati dalla polizia. «È stata una bravata», hanno detto, «e volevamo anche scusarci». Con queste parole si sono giustificati ma questo non toglie loro di dosso le denunce per interruzione di pubblico servizio, lesioni e violenza privata.
(g.g.)
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