Burgo, taglio di 150 posti

Di Pangrazio: uniti abbiamo comunque evitato la chiusura

AVEZZANO. «Grazie all'azione sinergica dei sindaci, dei rappresentanti istituzionali provinciali e regionale e dei sindacati siamo riusciti ad evitare lo smembramento del sito della Cartiera salvando almeno in parte un indotto di ottocento lavoratori». Vede il bicchiere mezzo pieno il primo cittadino di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, e commenta positivamente la riorganizzazione del sito industriale della Cartiera Burgo che porterà al blocco della produzione Uno. Il restyling interno, che si è reso necessario a causa del calo delle commesse legato alla crisi del settore della carta, porterà inevitabilmente a una riduzione del personale. «Siamo parzialmente soddisfatti per come stanno andando le cose», ha spiegato il sindaco Di Pangrazio, «siamo riusciti ad evitare lo smembramento del sito e a tutelare un indotto economico che dà lavoro a 800 persone. La paventata chiusura iniziale è stata archiviata, ora dobbiamo pensare a come poter sostenere lo sviluppo del sito industriale della Cartiera». Dovrebbero essere 150 gli operai che potrebbero essere mandati a casa con la chiusura del blocco della produzione Uno. Intanto l'amministrazione Di Pangrazio già guarda oltre e inizia a preoccuparsi dei fondi per sostenere la Burgo. «Siamo riusciti a salvare la Cartiera grazie a un'azione sinergica del mondo istituzionale e sindacale», ha concluso, «abbiamo fatto sentire la nostra voce e abbiamo scongiurato il rischio chiusura. Ora, però, dobbiamo puntare tutto sullo sviluppo sostenendo l'azienda e aiutandola a utilizzare i fondi Fas e altri finanziamenti».

Eleonora Berardinetti

©RIPRODUZIONE RISERVATA