Capistrello: furti nel cantiere sull’A1, arrestato operaio 

L’uomo pianificava i colpi, portato via rame per 150mila euro. Altri quattro indagati

CAPISTRELLO. Un operaio di Capistrello è ritenuto la “mente” della banda accusata di avere rubato rame per 150mila euro in un cantiere della variante autostradale dell’A1 al Mugello, in Toscana. L’uomo D.R.M., 49 anni, si trova agli arresti domiciliari nella Marsica, raggiunto da un provvedimento di custodia firmato dal gip del tribunale di Firenze, Antonella Zatini.
Secondo le accuse, la banda ha rubato il materiale nel cantiere dell’autostrada per poi nasconderlo in un capannone, individuando anche un ricettatore pronto a piazzare il carico sul mercato. Sono scattate diverse perquisizioni e l’arresto ai domiciliari grazie alle indagini dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, che hanno agito in collaborazione con i colleghi dell’Aquila. Z.S., 45enne di Prato, R.M., 31 anni di Barberino sul Mugello, e P.P., 50enne di Pesaro, tutti incensurati, secondo quanto ricostruito dagli investigatori hanno compiuto materialmente il furto in cinque distinti episodi, portando via dieci bobine di filo di rame. Hanno rubato anche materiale ferroso destinato ad armature in cemento armato. Poi tutto è stato messo in un capannone della zona di Barberino. A ritirare il carico ci avrebbe pensato il presunto ricettatore, G.D., 43enne di Rimini, a carico del quale c’è un ordine di perquisizione domiciliare. Il pianificatore, ora ai domiciliari, sempre per l’accusa, è proprio il 49enne marsicano, ai tempi capo-cantiere della nuova galleria “Santa Lucia” e raggiunto appunto dalla custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip Zatini. Le accuse nei confronti degli indagati sono di furto aggravato in concorso per quattro di essi e di ricettazione per l’indagato romagnolo. (r.rs.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .