La lettura della sentenza in corte d'Assise all'Aquila (foto di Raniero Pizzi)

L'AQUILA

Castel di Sangro, carcere a vita per il tragico agguato a un anziano disabile

Due romeni condannati all'ergastolo in corte d'Assise, un altro a 10 anni di reclusione: l'uomo vittima di una rapina nella sua abitazione morì in una clinica di Bolognano

L'AQUILA. Carcere a vita per due romeni e dieci anni di reclusione per il terzo romeno che con il suo pentimento aveva consentito ai carabinieri di arrestare i complici. I loro nomi sono Dino Ursan, 33 anni, Adrian Simon, 40 anni e Aurel Llovan, 36 anni, quest'ultimo sconterà dieci anni. Questa è la sentenza pronunciata dai giudici della corte d'Assise dell'Aquila sulla tragica rapina che avvenne il 2 giugno del 2017 a Castel di Sangro.

Gli imputati in corte d'Assise con le guardie carcerarie (foto Pizzi)

Quella sera, i tre romeni decisero di entrare in casa di Domenico Di Luia, l'anziano portatore di handicap che viveva da solo. Mentre i tre cercavano oro e preziosi da portare via l'anziano si svegliò avvertendo rumori sospetti provenienti dalla sala da pranzo. Si alzò e una volta in cucina si trovò di fronte ai tre malviventi. I tre si scagliarono contro l'anziano disabile colpendolo con calci e pugni, lasciandolo agonizzante sul pavimento per poi fuggire via. Più tardi però uno dei rapinatori, colpito da rimorso, avvertì i carabinieri dell'accaduto, che prima soccorsero l'anziano e poi si misero alla ricerca dei rapinatori che arrestarono poco dopo. Trasferito in una clinica riabilitativa per lungodegenti a Bolognano, Domenico Di Luia morì il 27 ottobre, in seguito alle gravi conseguenze dell'aggressione subita.