Catene e pneumatici ecco come scegliere
È scattato l’obbligo per il rischio neve: le novità da conoscere
Le sanzioni sono piuttosto salate, da 84 a 318 euro per chi non si farà trovare in regola con le disposizioni per garantire la sicurezza nel caso si percorrano tratti soggetti al pericolo di ghiaccio o nevicate e per i quali sono state emesse ordinanze da parte degli enti che si occupano della gestione. Sì, proprio nel momento in cui si annuncia l’arrivo dell’inverno “vero” nel corso del week end, scatta l’obbligo di avere a bordo le classiche dotazioni invernali, cioè catene o pneumatici da neve. Obbligo che generalmente è partito il 15 novembre e che andrà avanti fino al 15 aprile, ma che in qualche caso è già in vigore dal primo del mese o potrebbe essere introdotto nel caso di eventi meteo importanti. Insomma, si ripropone il problema della scelta appunto tra le più economiche e scomode catene e il cambio delle ruote, opzione che garantisce una stagione senza problemi.
L’annuncio meteo. Cominciamo comunque proprio dalle previsioni che parlano di un vero e proprio ribaltone che, già da domani e domenica per quanto riguarda l’Abruzzo, porterà in Italia aria fredda direttamente dall’Artico con un netto calo delle temperature e l’arrivo della neve sui monti e a tratti persino in collina: sono previsti temporali, vento e un calo delle temperature di 10-15 gradi al Centro-Sud.
Obblighi e sicurezza. Il passaggio dal golf al cappotto esula comunque dagli obblighi per gli automobilisti che sono in vigore in base alle date e indipendenti dalle temperature. Obblighi che, come si diceva, possono essere rispettati sia con gli pneumatici da neve che con le vecchie e care catene. Cominciando proprio da queste ultime, al di là dei vantaggi e degli svantaggi di cui parliamo a parte, bisogna prestare molta attenzione ad alcuni aspetti. Il prezzo medio va da un minimo di 30 euro fino a un massimo di 150, ma è necessario diffidare da marche poco conosciute o con provenienze che convincono poco. Il pensiero corre subito al Made in China che comunque non rappresenta l’aspetto più importante, visto che l’attenzione va concentrata piuttosto sull’efficienza e sul fatto che siano omologate: occhio quindi che sull’imballaggio ci sia uno di questi due codici importanti appunto per designare le catene “sicure”: CUNA NC 178-01 oppure ON – V 5117.
Pneumatici: le novità. Più costosa (in media da 75 a 100 euro) naturalmente la scelta di una gomma ad hoc, anche se poi diversi studi hanno dimostrato che, con i cambi eseguiti in autunno e primavera, si risparmia comunque sul “treno” estivo. «Quest’anno, per la prima volta abbiamo ricordato che esistono due tipi di pneumatici invernali con caratteristiche diverse, entrambi provvisti della marcatura M+S (acronimo di Mud & Snow, Fango & Neve) marcatura che consente di soddisfare gli obblighi di legge», spiega Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, associazione dei produttori aderente a Confindustria. «Si tratta di un’autodichiarazione che fa il costruttore dello pneumatico in fase di omologazione, ma può essere affiancata dal pittogramma di una montagna a tre punte con un fiocco di neve al centro, in acronimo 3PMSF (3 Peak Mountain Snow Flake). Si tratta di un marchio che attesta il superamento di uno specifico test di omologazione previsto dal Regolamento comunitario 117». E proprio questo modello, in un test eseguito in Val d’Aosta lo scorso inverno, ha dimostrato di essere il massimo per frenata e tenuta di strada, cioè le migliori condizioni come sicurezza stradale.