Cede il soffitto, salvi due operai dopo un volo di tre metri
L’incidente sul lavoro in un antico edificio da ristrutturare a piazza Santa Maria Paganica Uno ha riportato ferite lievi, l’altro guarirà in un mese. Aperta un’inchiesta dagli ispettori Asl
L’AQUILA. Paura, nel primo pomeriggio di ieri, per un incidente sul lavoro che poteva avere conseguenze gravi: alla fine sono rimasti feriti due operai in modo non allarmante. Ma inizialmente la preoccupazione per un esito diverso c’è stata.
Due operai, un sessantenne di Barletta e un romeno, poco più che trentenne, stavano lavorando all’interno di un’abitazione da ristrutturare a causa dei danni del sisma situata all’incrocio tra via Paganica e piazza Santa Maria Paganica, in centro storico. I due si trovavano su un solaio con “volta a botte” dove stavano rimuovendo delle pietre. Improvvisamente il solaio ha ceduto e i due sono precipitati per tre metri.
L’allarme è stato immediato e i vigili del fuoco sono stati subito allertati in quanto non era facile tirare fuori un operaio finito sotto le macerie che lo avevano investito dopo essere finito a terra. Per contro, l’altro operaio se l’è cavata con poco. I vigili del fuoco hanno lavorato per due ore e mezza prima di concludere il loro lavoro. Non è stato un lavoro agevole anche perché ci si è dovuti muovere in un palazzo dalla stabilità ancora incerta visto quello che è successo.
I due, entrambi doloranti, sono stati portati dall’ambulanza del 118 al San Salvatore. Le loro condizioni, spavento a parte, non destano alcuna preoccupazione.
L’operaio pugliese, infatti, ha riportato una serie di contusioni e traumi con una prognosi di una decina di giorni. L’altro, invece, ha avuto una frattura per cui la prognosi è di circa un mese salvo complicazioni.
Naturalmente ci saranno delle indagini per accertare le responsabilità. Sul posto sono sopraggiunti anche gli agenti della squadra Volante ma non saranno loro a occuparsi dell’aspetto investigativo che, per materia, ora è demandato all’Ispettorato del lavoro e dell’Asl.
Costoro stanno verificando se sono state applicate tutte le norme di protezione a tutela degli operai alla luce della dinamica dell’incidente. Pertanto sono stati interrogati coloro che erano nel cantiere al momento dell’episodio e sono stati sentiti anche i titolari delle ditte. Al vaglio degli investigatori c’è anche un’altra valutazione: accertare se, nonostante le prescrizioni, gli stessi operai abbiano rispettato le norme antinfortunistiche.
Se l’incidente risulterà essere una fatalità il caso sarà chiuso. Altrimenti gli ispettori invieranno un verbale alla Procura della Repubblica.
Va comunque ricordato che nella ricostruzione, grazie alla prevenzione, sono sempre stati pochi gli infortuni sul lavoro a fronte di un gran numero di addetti coinvolti nella zona rossa o in altri cantieri nel cratere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Due operai, un sessantenne di Barletta e un romeno, poco più che trentenne, stavano lavorando all’interno di un’abitazione da ristrutturare a causa dei danni del sisma situata all’incrocio tra via Paganica e piazza Santa Maria Paganica, in centro storico. I due si trovavano su un solaio con “volta a botte” dove stavano rimuovendo delle pietre. Improvvisamente il solaio ha ceduto e i due sono precipitati per tre metri.
L’allarme è stato immediato e i vigili del fuoco sono stati subito allertati in quanto non era facile tirare fuori un operaio finito sotto le macerie che lo avevano investito dopo essere finito a terra. Per contro, l’altro operaio se l’è cavata con poco. I vigili del fuoco hanno lavorato per due ore e mezza prima di concludere il loro lavoro. Non è stato un lavoro agevole anche perché ci si è dovuti muovere in un palazzo dalla stabilità ancora incerta visto quello che è successo.
I due, entrambi doloranti, sono stati portati dall’ambulanza del 118 al San Salvatore. Le loro condizioni, spavento a parte, non destano alcuna preoccupazione.
L’operaio pugliese, infatti, ha riportato una serie di contusioni e traumi con una prognosi di una decina di giorni. L’altro, invece, ha avuto una frattura per cui la prognosi è di circa un mese salvo complicazioni.
Naturalmente ci saranno delle indagini per accertare le responsabilità. Sul posto sono sopraggiunti anche gli agenti della squadra Volante ma non saranno loro a occuparsi dell’aspetto investigativo che, per materia, ora è demandato all’Ispettorato del lavoro e dell’Asl.
Costoro stanno verificando se sono state applicate tutte le norme di protezione a tutela degli operai alla luce della dinamica dell’incidente. Pertanto sono stati interrogati coloro che erano nel cantiere al momento dell’episodio e sono stati sentiti anche i titolari delle ditte. Al vaglio degli investigatori c’è anche un’altra valutazione: accertare se, nonostante le prescrizioni, gli stessi operai abbiano rispettato le norme antinfortunistiche.
Se l’incidente risulterà essere una fatalità il caso sarà chiuso. Altrimenti gli ispettori invieranno un verbale alla Procura della Repubblica.
Va comunque ricordato che nella ricostruzione, grazie alla prevenzione, sono sempre stati pochi gli infortuni sul lavoro a fronte di un gran numero di addetti coinvolti nella zona rossa o in altri cantieri nel cratere.
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