Centro disabili salvo, vincono le mamme

12 Novembre 2013

Protesta dei genitori: la Regione blocca il trasferimento dei 25 ragazzi e la struttura resta aperta fino al 31 dicembre

AVEZZANO. La Regione blocca il trasferimento dei 25 ragazzi del centro San Domenico. Protesta dei genitori davanti alla Asl e in municipio: «Vogliamo dignità per i nostri figli». E il sindaco Di Pangrazio assicura: «Pronti a pagare il servizio per consentire ai pazienti di continuare a frequentare la struttura».

Sono stati giorni tesi per i genitori dei ragazzi del centro diurno della città. Ore di attesa e di speranze per quegli "angeli invisibili" da proteggere e tutelare. Alla fine una piccola vittoria ieri l'hanno portata a casa: fino al 31 dicembre non ci saranno trasferimenti. Sotto la pioggia battente avevano accompagnato i loro figli al centro e, con l'articolo del Centro in mano, avevano mostrato ai responsabili l'impegno del presidente Gianni Chiodi a far bloccare i trasferimenti. Ieri, infatti, in 11 dovevano lasciare la struttura, ma alla fine sono rimasti. Da lì le mamme e i papà, che per un giorno si sono sottratti a famiglia e lavoro, si sono spostati al distretto sanitario di via Monte Velino per protestare contro la decisione di far spostare i ragazzi in altri centri in alcuni casi non idonei alla loro disabilità. «I nostri figli non sono pacchi postali», hanno ribadito i genitori tra fischietti e grida, «non accetteremo mai le collocazioni finora proposte in centri ricreativi con strutture e personale non specializzato. Ma soprattutto non accettiamo l'interruzione del percorso riabilitativo e terapeutico che per 8 anni hanno seguito. La legge parla chiaro: per disabili gravi e gravissimi la riabilitazione è senza limitazioni. Per questo abbiamo avviato un procedimento giudiziario che faccia valere questo diretto». La rabbia delle mamme per questo trattamento giudicato "irrispettoso" nei confronti dei propri figli non le ha fermate. Dopo aver gridato davanti al distretto si sono spostate nel piazzale antistante il municipio chiedendo e ottenendo di parlare con il primo cittadino Gianni Di Pangrazio. Il sindaco non se l'è fatto ripetere due volte ed è sceso al loro fianco nella battaglia spiegando prima le azioni intraprese, come l'invio della lettera con la quale chiedeva alla Asl di interrompere il provvedimento, e poi chiamando in Comune la responsabile del distretto sanitario Rossella De Santis e la responsabile del centro, Tina Colella. «Le Uvm (Unità divalutazione multidisciplinare) hanno operato in tutta la Regione, ma in nessuna struttura è stata usata la drasticità di quella di Avezzano», hanno continuato i genitori, «e per questo chiediamo al presidente Gianni Chiodidi rivedere l'operato e le modalità di questi organismi. Non rendete ancora più difficile la salita che ogni giorno ci troviamo a percorrere in silenzio e con dignità». Il confronto tra genitori e operatori sanitari è proseguito in municipio dove il sindaco ha cercato di mediare la discussione assicurando: «Se non provvederà la Regione il Comune ritaglierà i fondi dal bilancio e si farà carico di pagare quanto serve per consentire ai ragazzi di portare avanti il loro percorso nel centro». L'avvocato Gaetano Paluzzi, legale dei genitori, ha ringraziato il primo cittadino per aver dato delle garanzie alle famiglie prive di punti di riferimento. Le prime certezze, poi, sono arrivate nel pomeriggio. Con una nota il presidente Chiodi e il sub commissario Giuseppe Zuccatelli, hanno comunicato al direttore della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, e alla responsabile del distretto sanitario Rossella De Santis, che «la fuoriuscita degli assistiti sia effettuata in modo graduale e in accordo con i familiari, data la delicatezza delle problematiche affrontate». Per questo è stato dato mandato al tavolo operativo regionale, già in essere per la riconversione delle strutture ex articolo 26, di prendere in esame la vicenda e di rivedere i parametri valutativi e gli eventuali trasferimenti. Nel frattempo, però, i ragazzi  rimarranno al centro San Domenico fino al 31 dicembre. La notizia poi è stata comunicata dalla De Santis e dal delegato Uvm, Domenicantonio Rosati al sindaco Di Pangrazio e al centro che da domani tornerà a funzionare regolarmente.

Eleonora Berardinetti

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