Uccise l’orsa Amarena: Leombruni non si presenta al processo. Gli animalisti protestano davanti al tribunale

23 Dicembre 2024

Falsa partenza del processo a carico dell'uomo che ha ucciso l'orsa Amarena a San Benedetto dei Marsi il 31 agosto scorso. Il Gup si dichiara incompetente, rimandati gli atti in procura

AVEZZANO. Nulla di fatto nel processo di apertura nei confronti di Andrea Leombruni, l'assassino dell'orsa Amarena: il reato non era di competenza del Gup ma del Tribunale monocratico. Di conseguenza gli atti saranno restituiti alla procura che dovrà ora notificare di nuovo il decreto di citazione diretta a giudizio. Assente in aula Leombruni, il 58enne di San Benedetto dei Marsi che poco più di un anno fa ha sparato un colpo di fucile e ucciso l’orsa simbolo dell’Abruzzo.

Il suo avvocato Berardino Terrasi è allontanato senza rilasciare dichiarazioni. Leombruni è accusato di uccisione di animale e di aver agito con l’aggravante della crudeltà data dall’assenza di una valida motivazione.

Le associazioni Animaliste e Ambientaliste hanno protestato davanti al tribunale: "Siamo qui a difesa di tutti gli animali vittime di violenze". Il Parco Nazionale d’Abruzzo, il parco naturale regionale Sirente Velino e le associazioni Animaliste si sono costituiti parte civile, oltre che alla Regione Abruzzo, come preannunciato dal presidente Marco Marsilio.

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