Chiodi: «L’emergenza rimane»
A fine anno il passaggio di consegne tra lui e Bertolaso
L’AQUILA. «Il passaggio di consegne avverrà a fine anno, ma credo che avremmo fatto bene ad andare avanti su un doppio binario, in maniera da poter preparare meglio la situazione quando avverrà il passaggio stesso. Però, sia per quanto mi riguarda sia per la Protezione civile nazionale, ci sarà sempre una collaborazione molto intensa». Così il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, affronta il tema del futuro della gestione del post terremoto, con la fine della fase dell’emergenza, sotto la responsabilità del capo Dipartimento, Guido Bertolaso, e l’inizio della delicata e complessa azione di ricostruzione. Chiodi, attualmente commissario per la ricostruzione degli edifici pubblici, dal prossimo anno commissario per la ricostruzione generale, non vuole affrettare le cose perché, a suo avviso, non è ancora finita l’emergenza. Così, poi, risponde alla domanda se in Abruzzo rimarrà un presidio della Protezione civile nazionale. «Per ora è previsto fino al 31 dicembre, però finché non si porterà a termine il progetto Case, quindi l’emergenza con le persone da far entrare nelle abitazioni, rimane la Protezione civile nazionale a collaborare con quella regionale, che sta subentrando nei compiti del Dipartimento nazionale.
Il percorso è già iniziato: la Protezione civile abruzzese si sta impegnando moltissimo, spero che questo passaggio di consegne si possa fare senza problemi». In relazione alla ancora insufficiente disponibilità di alloggi, Chiodi ha precisato: «Per questo l’emergenza si chiuderà quando tutte le persone saranno in ricoveri che sono case, Map (moduli abitativi provvisori), alloggi del progetto Case. In quel momento sarà chiusa l’emergenza, anche se oggi sono solo un centinaio, almeno all’Aquila, le persone rimaste nelle tende». «Per quanto riguarda le scelte strategiche in merito alle qualifiche della ricostruzione, saranno compito del commissario e degli enti locali, quindi dei sindaci. Ci saranno tavoli istituzionali che daranno indirizzi, tavoli di confronto con soggetti portatori di interesse e comitati cittadini», dice Chiodi parlando della squadra che lo sosterrà nella gestione della fase della ricostruzione post terremoto, quando a fine anno assumerà la carica di commissario.
Gaetano Fontana, attuale direttore generale dell’Ance, associazione nazionale costruttori, guiderà la cabina di regia per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere. «Fontana è un esperto», ha aggiunto Chiodi, «ed è una delle persone che coinvolgeremo in questo processo. Ci sarà poi per la parte esecutiva il Provveditorato alle opere pubbliche, con il provveditore interregionale ingegnere Giovanni Guglielmi, che ha il compito di guidare la struttura tecnica di missione». Dai tavoli istituzionali, ha precisato Chiodi, «usciranno le strategie che la struttura tecnica di missione dovrà tradurre in aspetti di competenza tecnica».
Il percorso è già iniziato: la Protezione civile abruzzese si sta impegnando moltissimo, spero che questo passaggio di consegne si possa fare senza problemi». In relazione alla ancora insufficiente disponibilità di alloggi, Chiodi ha precisato: «Per questo l’emergenza si chiuderà quando tutte le persone saranno in ricoveri che sono case, Map (moduli abitativi provvisori), alloggi del progetto Case. In quel momento sarà chiusa l’emergenza, anche se oggi sono solo un centinaio, almeno all’Aquila, le persone rimaste nelle tende». «Per quanto riguarda le scelte strategiche in merito alle qualifiche della ricostruzione, saranno compito del commissario e degli enti locali, quindi dei sindaci. Ci saranno tavoli istituzionali che daranno indirizzi, tavoli di confronto con soggetti portatori di interesse e comitati cittadini», dice Chiodi parlando della squadra che lo sosterrà nella gestione della fase della ricostruzione post terremoto, quando a fine anno assumerà la carica di commissario.
Gaetano Fontana, attuale direttore generale dell’Ance, associazione nazionale costruttori, guiderà la cabina di regia per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere. «Fontana è un esperto», ha aggiunto Chiodi, «ed è una delle persone che coinvolgeremo in questo processo. Ci sarà poi per la parte esecutiva il Provveditorato alle opere pubbliche, con il provveditore interregionale ingegnere Giovanni Guglielmi, che ha il compito di guidare la struttura tecnica di missione». Dai tavoli istituzionali, ha precisato Chiodi, «usciranno le strategie che la struttura tecnica di missione dovrà tradurre in aspetti di competenza tecnica».