Ci sono l'orsa e due cuccioli, la lezione di San Sebastiano dei Marsi / VIDEO

27 Agosto 2023

Nessuno scappa, nessuno insegue gli animali, anzi in tanti si scansano per fare spazio e godersi lo spettacolo. La mamma di Juan Carrito conquista i cuori sui social

SAN SEBASTIANO DEI MARSI. Tutti fermi. C'è l'orso in paese. E non è un orso qualunque, è Amarena, la mamma di Juan Carrito _ l'orso confidente super-ripreso nei video social e morto travolto da un'auto _ e ora di altri due cuccioli con i quali passeggia tranquilla in piazza.

Diventa un esempio da seguire quanto avvenuto l'altra sera nel comune marsicano, quando Amarena non ha subito alcun tipo di assalto da parte di curiosi, villeggianti. E non è stata inseguita né a piedi né in auto da qualcuno smanioso di postare video come trofei nei social. Lei e i suoi due cuccioli sono stati semplicemente liberi di fare. E anzi, coloro che erano in piazza si sono scansati con calma (e attenzione) per concedere più spazio ai nuovi "visitatori". In questo modo si sono anche goduti il dolce spettacolo di mamma Amarena che, sì, si guarda intorno, ma che, anche lei con calma, sembra richiamare i suoi cuccioli che si erano per un momento allontanati, li aspetta, sembra rimproverarli, e poi insieme imboccano la discesina accanto per tornare nel bosco. Ecco il giusto comportamento verso gli orsi. Nessuna "aggressione", ma calma e circospezione. E nessun dolore. 

Quando tre anni fa fu scoperto che Amarena aveva dato alla luce ben quattro cuccioli (uno dei quali Juan Carrito), un vero e proprio record, venne perseguitata e presa d'assalto da fotografi, turisti e curiosi arrivati da tutte le parti, persino dall'estero. Ora è la nuova star dei social.

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"Avvicinandosi troppo ai plantigradi, talvolta persino attirandoli col cibo, il rischio che gli animali perdano la loro naturale diffidenza verso gli umani aumenta, facendo salire vertiginosamente le probabilità che diventino individui confidenti. E un orso confidente, come lo era profondamente Juan Carrito, è un individuo che mette a rischio – in maniera del tutto inconsapevole e senza alcuna "colpa" – sia la sua vita che quella degli altri, inasprendo al tempo stesso conflitti e criticità che minacciano la specie e aumentando la probabilità di dolorosi incidenti", ha avuto modo di ripetere il direttore del Parco nazionale Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm), Luciano Sammarone.

A San Sebastiano dei Marsi questa volta non è successo. Un segnale forse che qualcosa sta cambiando nel rapporto con l'orso, comunque un esempio.

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