Cialente all’attacco: ricostruzione ferma
Il sindaco: da cinque mesi il commissario non trasferisce i fondi necessari, fa lo sciopero bianco
L’AQUILA. «La ricostruzione è ferma, si stanno muovendo i primi passi nella ricostruzione della periferia ma quella del centro è assolutamente ferma. Abbiamo questa nuova legge che dovrebbe aprire degli spiragli ma la questione vera è che da circa cinque mesi il commissario Chiodi non trasferisce più i fondi che dovrebbe trasferire ed è entrato in una sorta di sciopero bianco».
Lo ha detto il sindaco Massimo Cialente, facendo il punto sullo stato della ricostruzione del capoluogo abruzzese, a margine della presentazione, in Campidoglio, della 718ª Perdonanza Celestiniana. «Il rischio», ha spiegato Cialente, «è che, dovendo il presidente della giunta regionale d’Abruzzo trasmettere entro il 31 agosto i fondi al ministero, si possa creare un ingorgo burocratico per cui i soldi cominceranno a tornare da noi all’inizio dell’anno: il pericolo è che tutti i cantieri pubblici che sarebbero già potuti partire da mesi slittino al prossimo anno».
Il sindaco ha poi riferito di essere stato «questa mattina (ieri, ndr) al ministero per cercare di limare queste asperità, proprio per andare avanti visto che attualmente abbiamo solo 25 cantieri di opere pubbliche e quindi di fatto siamo fermi. Abbiamo bisogno di recuperare aspettativa attraverso i simboli e i momenti identitari. È chiaro che l’impegno nei confronti del Paese è quello di voler dimostrare di essere capaci di ricostruire, ma chiediamo solo che ci diano le possibilità».
Il giorno prima, interrogato sulla stessa questione, il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, intervenuto alla presentazione del Gran Sasso science institute ai laboratori di Assergi, aveva parlato di «ricostruzione mai interrotta, nelle aree periferiche è andata avanti e lo abbiamo mostrato. Ora, dopo l’approvazione della legge sul terremoto, deve partire la ricostruzione dei centri storici. Non vedo intoppi. Tutta la norma è stata costruita per eliminarli». Fin qui il ministro.
Cialente ha poi allargato il discorso. «Il 27 agosto», ha detto, «sarà un giorno importante perché potrò comunicare se ho trovato i fondi per restaurare la basilica di Santa Maria di Collemaggio. Sarebbe il primo grande monumento della nostra città, forse il più importante in Abruzzo, finalmente restaurato».
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