Cialente: Amatrice e Borbona con L’Aquila
Il sindaco su Facebook lancia l’idea di riallargare i confini provinciali «per identità storiche radicate»
L’AQUILA. Amatrice e Borbona, Cittaducale e Leonessa, Posta e Antrodoco, Cittareale e il Cicolano devono tornare a far parte della provincia dell’Aquila.
Il revisionismo territoriale è un’idea del sindaco Massimo Cialente, che in vacanza in Ungheria ha affidato a Facebook quella che non appare come una semplice provocazione. Questi Comuni, del resto, fino al 1927 erano territori della vastissima provincia dell’Aquila, poi mutilata da Mussolini con la creazione delle province di Rieti da un lato e di Pescara dall’altro (con la cessione di Bussi e Popoli). Ora, in tempo di tagli e di revisione della spesa, L’Aquila prova a rilanciare ammiccando a questi territori più vicini al capoluogo abruzzese che a quello reatino. Cialente ne ha già parlato con il suo omologo di Cittaducale. E i contatti istituzionali proseguiranno a breve. «Nei prossimi giorni», scrive il sindaco su Facebook, «si aprirà la discussione sul riassetto territoriale e amministrativo delle province. La Provincia di Rieti verrà soppressa. Perché non approfittare di questa razionalizzazione per ricomporre identità storiche e rapporti culturali, economici e sociali storicamente radicati? La mia idea è che città come Amatrice, Borbona, Cittaducale, Leonessa potrebbero tornare nell’interno della nostra provincia». Una proposta che accende il dibattito tra favorevoli e contrari. E il discorso si sposta subito sulla superstrada L’Aquila-Amatrice, un’infrastruttura lasciata a metà che attende da anni il suo completamento. Tra i tanti messaggi su Facebook quello di Serena Tanzi: «Effettivamente sarebbe una cosa estremamente positiva e, per ora, un bel sogno. L’appartenenza alla provincia di Rieti, a mio parere, non è stata mai intimamente accettata dal popolo del Cicolano e, sempre a mio parere, Rieti non ci ha mai considerati parte integrante del proprio territorio. Noi eravamo e siamo rimasti moralmente e culturalmente abruzzesi. Non chiediamo che di tornare a casa». Concorda Stefano Catini: «Io provengo dal Cicolano, terra storicamente, culturalmente e geograficamente abruzzese. Anche se sono 85 anni che io e i miei conterranei apparteniamo alla provincia di Rieti non si è affievolito mai il sentimento di appartenenza all’Abruzzo».©RIPRODUZIONE RISERVATA