Cialente e De Matteis, nuovo scontro
I due contendenti a confronto sui problemi della ricostruzione
L'AQUILA. De Matteis: «Cialente scarica le colpe sugli altri». Cialente: «Il problema della ricostruzione è la struttura commissariale». Massimo Cialente e Giorgio De Matteis si sfidano anche in tv. I due contendenti del ballottaggio di domenica e lunedì se le sono date di santa ragione (a parole, s'intende) nel corso di un dibattito che andrà in onda stasera alle 21,05 su Sky Tg 24.
Il caso-L'Aquila, a due giorni dalla chiusura della campagna elettorale, torna al centro dell'attenzione dei media nazionali. Cialente e De Matteis, infatti, sono i protagonisti di un confronto tv dal titolo «Faccia a faccia-Speciale L'Aquila» in onda sul canale all news stasera (con repliche sul canale «Eventi» alle 22 e alle 22,50) condotto da Gianluca Semprini. Una trasmissione che mette al centro del dibattito tra il sindaco uscente e lo sfidante soprattutto il problema della ricostruzione dopo il terremoto del 2009. Nel corso del programma, l'inviata Tonia Cartolano si collega dal centro della città e ne documenta le condizioni in un reportage.
«Cialente non è stato in grado di reggere, dopo i primi mesi, l'invadenza della Protezione civile. Il Comune avrebbe dovuto avere un ruolo maggiore nella ricostruzione». Lo ha detto davanti alle telecamere di Sky Giorgio De Matteis, candidato a sindaco del cartello «L'Aquila città aperta» che può contare sul sostegno delle sette liste che l'hanno appoggiato al primo turno e di un accordo politico con il Pdl non sancito da apparentamento. Secondo De Matteis, «Cialente ha avuto un eccesso di ricerca negli altri di responsabilità e colpe» e il Comune avrebbe dovuto dare «una sensazione di maggiore operatività, lasciando da parte le molte polemiche, le divisioni e le proteste». Tra le altre critiche mosse all'amministrazione uscente, anche quella di «non avere, all'interno del Comune, una struttura che abbia saputo programmare e progettare interventi su fondi comunitari già esistenti. Noi», ha concluso De Matteis, «l'abbiamo inserita nel programma».
«Il problema della ricostruzione è il commissario di governo che ha accentrato tutti i poteri creando una burocrazia incredibile e bloccando la ricostruzione del centro dell'Aquila e anche della periferia. Io non mi fido della struttura commissariale». Queste le parole del sindaco Cialente che ha replicato, così, alle posizioni espresse da De Matteis. «Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi non ha firmato il piano di ricostruzione dell'Aquila», ha osservato Cialente, «che riguarda cinquanta centri storici, per bassissimi motivi politici. L'obiettivo politico del governo guidato da Silvio Berlusconi era quello di ricostruire la città dell'Aquila con grandi gare europee da cui è conseguito il commissariamento. L'Aquila ha deciso di fare diversamente, e cioè, come è avvenuto per gli altri terremoti che hanno colpito il nostro Paese, di far accedere all'indennizzo diretto i cittadini. Questo aspetto», ha concluso il sindaco uscente, «è stato il vero scontro politico». Sky tg24, come informa una nota, «è visibile in streaming 24 ore su 24 su sky.it.».
Il caso-L'Aquila, a due giorni dalla chiusura della campagna elettorale, torna al centro dell'attenzione dei media nazionali. Cialente e De Matteis, infatti, sono i protagonisti di un confronto tv dal titolo «Faccia a faccia-Speciale L'Aquila» in onda sul canale all news stasera (con repliche sul canale «Eventi» alle 22 e alle 22,50) condotto da Gianluca Semprini. Una trasmissione che mette al centro del dibattito tra il sindaco uscente e lo sfidante soprattutto il problema della ricostruzione dopo il terremoto del 2009. Nel corso del programma, l'inviata Tonia Cartolano si collega dal centro della città e ne documenta le condizioni in un reportage.
«Cialente non è stato in grado di reggere, dopo i primi mesi, l'invadenza della Protezione civile. Il Comune avrebbe dovuto avere un ruolo maggiore nella ricostruzione». Lo ha detto davanti alle telecamere di Sky Giorgio De Matteis, candidato a sindaco del cartello «L'Aquila città aperta» che può contare sul sostegno delle sette liste che l'hanno appoggiato al primo turno e di un accordo politico con il Pdl non sancito da apparentamento. Secondo De Matteis, «Cialente ha avuto un eccesso di ricerca negli altri di responsabilità e colpe» e il Comune avrebbe dovuto dare «una sensazione di maggiore operatività, lasciando da parte le molte polemiche, le divisioni e le proteste». Tra le altre critiche mosse all'amministrazione uscente, anche quella di «non avere, all'interno del Comune, una struttura che abbia saputo programmare e progettare interventi su fondi comunitari già esistenti. Noi», ha concluso De Matteis, «l'abbiamo inserita nel programma».
«Il problema della ricostruzione è il commissario di governo che ha accentrato tutti i poteri creando una burocrazia incredibile e bloccando la ricostruzione del centro dell'Aquila e anche della periferia. Io non mi fido della struttura commissariale». Queste le parole del sindaco Cialente che ha replicato, così, alle posizioni espresse da De Matteis. «Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi non ha firmato il piano di ricostruzione dell'Aquila», ha osservato Cialente, «che riguarda cinquanta centri storici, per bassissimi motivi politici. L'obiettivo politico del governo guidato da Silvio Berlusconi era quello di ricostruire la città dell'Aquila con grandi gare europee da cui è conseguito il commissariamento. L'Aquila ha deciso di fare diversamente, e cioè, come è avvenuto per gli altri terremoti che hanno colpito il nostro Paese, di far accedere all'indennizzo diretto i cittadini. Questo aspetto», ha concluso il sindaco uscente, «è stato il vero scontro politico». Sky tg24, come informa una nota, «è visibile in streaming 24 ore su 24 su sky.it.».
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