L’Aquila

Coltellata alla gola, paura per un 32enne trovato riverso a terra

24 Aprile 2025

L’Aquila. L’uomo era per strada con ferite alla testa, al collo e sul corpo. Tra le ipotesi al vaglio quella del gesto autolesionista

L’AQUILA. Giallo nel quartiere Bellavista, all’Aquila. Uno strano caso di violenza, finito sul tavolo del sostituto procuratore Guido Cocco, che sulla vicenda ha avviato un’indagine. I fatti risalgono alla mattinata di ieri. Poco prima delle 7.30. Al numero unico per le emergenze la chiamata di un giovane di origini albanesi, residente in zona, che riferiva di un uomo riverso a terra, sull’asfalto, tra via Codalunga e la strada regionale 5 bis, in condizioni critiche. Si presentava con diverse lesioni da taglio.

Alla testa, sugli arti. E al collo. Un taglio netto, quasi a significare un tentativo di sgozzamento. Il ferito non era incosciente. Ma era visibilmente sotto choc. E faticava a esprimersi. Il giovane ha atteso l’arrivo dei soccorsi. Il 118 ha trasferito d’urgenza l’uomo al San Salvatore, dov’è stato sottoposto a consulenza veloce e portato in sala operatoria.

Al momento si trova ricoverato in Chirurgia e non sarebbe in pericolo di vita. I medici che l’hanno in cura hanno parlato di «evento drammatico, ma ferita non letale». Sul luogo del ritrovamento il nucleo operativo dei carabinieri della Compagnia dell’Aquila, che ha identificato la presunta vittima di accoltellamento. Si tratta di un 32enne nato in Costa d’Avorio. I militari hanno subito ricostruito la storia personale dell’uomo e rintracciato l’abitazione in cui vive. Nelle immediate vicinanze dell’incrocio in cui è stato soccorso. È quindi scattata l’ispezione del domicilio.

L’appartamento era immerso nel caos. La scena ha immediatamente restituito l’idea di essere stata teatro di una colluttazione animata. Lasciando inizialmente presumere che potessero essere coinvolte più persone. In alcune stanze tracce di sangue, presumibilmente riconducibili all’ivoriano. Al termine dei rilievi i carabinieri hanno passato al setaccio le testimonianze dei vicini e delle persone maggiormente legate al ferito.

Si indaga anche rispetto alle telecamere presenti in zona, per rintracciare elementi utili a ricostruire l’accaduto. Gli inquirenti non sottovalutano alcuna ipotesi. Persino quella che potrebbe essersi trattato di un gesto autolesionista. Solo col tempo sarà fatta luce sulla vicenda.

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