Convento di San Giuliano: una mostra svela i segreti
L’eremo è stato il primo luogo dell’Osservanza francescana in Abruzzo Domani l’inaugurazione, sistema multisensoriale per non udenti e ipovedenti
L’AQUILA. Documenti, pergamene e oggetti liturgici di epoca compresa tra XIII e XIX secolo, patrimonio della Provincia dei Frati Minori d’Abruzzo, che raccontano una storia legata a San Giuliano e alla presenza francescana all’Aquila, insieme a opere di Saturnino Gatti e Giulio Cesare Bedeschini: è l’esposizione multisensoriale che si terrà da domani al 24 ottobre nel convento di San Giuliano, primo nucleo dell’Osservanza francescana in Abruzzo, di cui ricorre il sesto centenario. Una mostra concepita anche per persone con disabilità sensoriali, in chiave di «accessibilità universale». “I Sensi dell’Arte e della Fede-600 anni del convento di San Giuliano all’Aquila” sarà inaugurata domani alle 17,30.
Tra i dipinti esposti, il Beato Vincenzo dell’Aquila di Saturnino Gatti (XVI sec.), tele di Giulio Cesare Bedeschini (XVII sec.) con scene della vita di San Bernardino, che un tempo ornavano il monumento funebre del Santo nella basilica a lui intitolata in città, nonché il Beato Ambrogio da Pizzoli attribuito al Maestro di San Giovanni da Capestrano (fine XV secolo). Traduzioni tattili delle tele, riproduzioni tridimensionali di opere, spiegazioni in Braille e video con traduzioni in Lingua dei segni italiana (Lis) si affiancano a elementi multimediali e postazioni olfattive. Ad allestire la mostra l’associazione AquilArtes e la Provincia dei Frati Minori d’Abruzzo “San Bernardino da Siena”, col patrocinio del Comune e in collaborazione con le sedi provinciali aquilane di Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) ed Ente nazionale sordi (Ens), e con Natourarte, Associazione Guide turistiche d’Abruzzo. La testimonianza più antica nella sezione documentaria è la lettera di Papa Alessandro IV ai Frati Minori dell’Aquila del 1256; esposti anche la Lettera di Papa Clemente V del 1313 agli Ordini religiosi sull’avvenuta canonizzazione di Celestino V e, per gentile concessione della famiglia Rivera, la Bolla di Papa Pio IX del 1878 attestante il riacquisto dallo Stato e la restituzione ai frati, per opera di Francesco Rivera, del convento di San Giuliano, confiscato nel 1865 dopo la soppressione degli ordini religiosi. Esposto anche il Monogramma Bernardiniano, tavola dipinta datata 1426 che, dice la tradizione, Giovanni da Capestrano presentò al popolo nel corso di una storica predica. Previste cartoline con annullo filatelico. Presenti alla vetrina, tra gli altri, il ministro provinciale dei Frati minori d’Abruzzo padre Carlo Serri, il presidente dell’associazione «AquilArtes» Sofia Leocata e lo storico del Cristianesimo Roberto Biondi.
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