Da Vignola in Puglia per piangere Angela
VIGNOLA. Mario Cruciano ha pianto a lungo Angela Pia. Il portinaio dell’ospedale di Vignola che ha perduto la figlia 24enne nel terremoto dell’Aquila è distrutto dal dolore; alle esequie della ragazza, celebrate mercoledì nel paesino d’origine dalla famiglia, San Nicandro Garganico in Puglia, una folla commossa ha dato l’ultimo saluto alla studentessa di Ingegneria morta sotto le macerie. Cruciano rimarrà ospite dei parenti in Puglia per alcuni giorni e ha ricevuto i messaggi di cordoglio inviati dai colleghi vignolesi, che per aiutarlo hanno raccolto una somma di denaro.
Mario Cruciano si tratterrà a San Nicandro Garganico per alcuni giorni presso parenti. Con lui alle esequie di Angela Pia c’erano la moglie, dalla quale è separato, e le altre figlie, tra cui Nadia, sopravvissuta al sisma. Nadia e Angela Pia si trovavano entrambe all’Aquila dove frequentavano l’università. Angela Pia era iscritta a ingegneria e alloggiava alla casa dello studente, l’edificio crollato, sotto le cui macerie sono morti molti altri ragazzi. La sorella Nadia alloggiava invece in un altro stabile, meno colpito dal sisma, ed è uscita illesa dalle fortissime scosse che hanno raso al suolo la città. A raggiungere Nadia già nella tarda mattina di martedì è stato il sindaco di San Nicandro, Costantino Squeo. «Già all’alba di martedì avevamo saputo del terremoto - spiega Squeo - all’Aquila c’era un gruppo di studenti provenienti dal nostro paesino, abbiamo immediatamente cercato di contattarli e Angela Pia non rispondeva al telefono.
Siamo quindi partiti subito, insieme ad una pattuglia della polizia municipale e ai parenti della ragazza che risiedono a San Nicandro, la madre e gli zii paterni. Abbiamo raggiunto Nadia, fortunatamente illesa e abbiamo avvisato anche il padre delle regazze, Mario, che da una decina d’anni abita nel Modenese, a Vignola. Mario è arrivato lunedì pomeriggio, dopo un lungo viaggio, stremato dalla tensione e dalla preoccupazione. Quando è stato ritrovato il corpo di Angela Pia è crollato, il dolore lo ha schiacciato. Tutto il paese ha preso parte al funerale della giovane e si è stretto intorno ai familiari.
E’ stato un colpo tremendo per tutta la comunità. Ora Mario ha bisogno di riprendersi, gli staremo vicino per fargli coraggio». La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Lucio Renna, con rito solenne alla presenza delle autorità religiose, civili e militari e a una moltitudine di sannicandresi. Occhi lucidi e lacrime, fra le preghiere sommesse e i canti del coro polifonico “Stefano Manduzio” del quale la madre di Angela Pia è corista. C’erano anche i gonfaloni del Comune e della Regione Puglia e a San Nicandro è stato proclamata una giornata di lutto. Anche i colleghi di lavoro di Mario, i dipendenti dell’ospedale di Vignola, hanno cercato di attivarsi per fornirgli aiuto: hanno infatti raccolto una somma di denaro che gli faranno avere. Discreti e commossi, lo attendono al lavoro dopo Pasqua per sostenerlo e dargli conforto.
Mario Cruciano si tratterrà a San Nicandro Garganico per alcuni giorni presso parenti. Con lui alle esequie di Angela Pia c’erano la moglie, dalla quale è separato, e le altre figlie, tra cui Nadia, sopravvissuta al sisma. Nadia e Angela Pia si trovavano entrambe all’Aquila dove frequentavano l’università. Angela Pia era iscritta a ingegneria e alloggiava alla casa dello studente, l’edificio crollato, sotto le cui macerie sono morti molti altri ragazzi. La sorella Nadia alloggiava invece in un altro stabile, meno colpito dal sisma, ed è uscita illesa dalle fortissime scosse che hanno raso al suolo la città. A raggiungere Nadia già nella tarda mattina di martedì è stato il sindaco di San Nicandro, Costantino Squeo. «Già all’alba di martedì avevamo saputo del terremoto - spiega Squeo - all’Aquila c’era un gruppo di studenti provenienti dal nostro paesino, abbiamo immediatamente cercato di contattarli e Angela Pia non rispondeva al telefono.
Siamo quindi partiti subito, insieme ad una pattuglia della polizia municipale e ai parenti della ragazza che risiedono a San Nicandro, la madre e gli zii paterni. Abbiamo raggiunto Nadia, fortunatamente illesa e abbiamo avvisato anche il padre delle regazze, Mario, che da una decina d’anni abita nel Modenese, a Vignola. Mario è arrivato lunedì pomeriggio, dopo un lungo viaggio, stremato dalla tensione e dalla preoccupazione. Quando è stato ritrovato il corpo di Angela Pia è crollato, il dolore lo ha schiacciato. Tutto il paese ha preso parte al funerale della giovane e si è stretto intorno ai familiari.
E’ stato un colpo tremendo per tutta la comunità. Ora Mario ha bisogno di riprendersi, gli staremo vicino per fargli coraggio». La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo della diocesi di San Severo, monsignor Lucio Renna, con rito solenne alla presenza delle autorità religiose, civili e militari e a una moltitudine di sannicandresi. Occhi lucidi e lacrime, fra le preghiere sommesse e i canti del coro polifonico “Stefano Manduzio” del quale la madre di Angela Pia è corista. C’erano anche i gonfaloni del Comune e della Regione Puglia e a San Nicandro è stato proclamata una giornata di lutto. Anche i colleghi di lavoro di Mario, i dipendenti dell’ospedale di Vignola, hanno cercato di attivarsi per fornirgli aiuto: hanno infatti raccolto una somma di denaro che gli faranno avere. Discreti e commossi, lo attendono al lavoro dopo Pasqua per sostenerlo e dargli conforto.