Differenziata a Sulmona i tempi slittano ancora
Un’azienda emiliana avrebbe dovuto fornire alcuni componenti meccanici Il materiale è rimasto all’interno di un capannone inagibile per il sisma
SULMONA. Si allungano i tempi per l'avvio della raccolta differenziata domiciliare. Dopo rinvii e false partenze, questa volta è il sisma in Emilia a compromettere il rispetto della tabella di marcia.
Nei mesi scorsi, c’è stato più di un imprevisto. Un'azienda del modenese avrebbe dovuto fornire, alla ditta vincitrice dell'appalto bandita dal Comune, alcuni componenti necessari per i mezzi da utilizzare per il ritiro dei rifiuti in centro storico, zona da cui comincerà il servizio.
Il magazzino dell’azienda emiliana, purtroppo, è inagibile in seguito al sisma e, finora, non è stato possibile recuperare il materiale. Nei mesi scorsi, ad aggiudicarsi la fornitura di 13 mila contenitori di varie dimensioni, per circa 160mila euro, è stata la ditta Sartori Ambiente della provincia di Trento che dovrà fornire il materiale al Comune che poi lo consegnerà ai residenti del centro storico. La fornitura degli automezzi è stata, invece, vinta dalle Officine Pilla della provincia di Campobasso, per circa 100mila euro, l'azienda molisana ha garantito la consegna di tre automezzi per ritirare i rifiuti.
E proprio in questi automezzi dovrebbero essere montati i componenti prodotti dall'azienda emiliana, una situazione che rischia di allungare ulteriormente i tempi per l'avvio del servizio.
In Comune, sulla vicenda, le bocche sono cucite. Secondo l'assessore all'Ambiente, Mauro Tirabassi, la raccolta differenziata «porta a porta» dovrebbe partire a fine estate, entro luglio dovrebbero essere terminate tutte le pratiche, compresa la campagna informativa che sarà messa in atto da alcuni eco-volontari appositamente formati dal Comune.
Si è svolto anche un incontro con gli amministratori dei condomini che, a loro volta, dovranno coinvolgere gli inquilini nella corretta separazione dei rifiuti. Nelle scorse settimane, la giunta ha deliberato l'apertura di un eco-sportello in piazza XX Settembre che rappresenterà un punto di riferimento per tutti i cittadini che saranno coinvolti nel servizio, a dare informazioni e aiuto sarà un dipendente comunale del settore Servizi.
La raccolta differenziata «porta a porta» interesserà da subito 7 mila persone suddivise in 2.399 famiglie residenti in centro storico e 729 utenze commerciali che si trovano «dentro le mura».
Per coinvolgere le altre zone della città e, quindi, un numero maggiore di residenti, secondo le stime del Comune, sarà necessario bandire una gara d'appalto per la totale “esternalizzazione” del servizio, altrimenti, il servizio rischia di rappresentare una spesa troppo elevata e il Comune potrebbe avere anche problemi per la carenza di personale da dedicare interamente alla raccolta domiciliare. Sul fronte dell'avvio del servizio domiciliare non ha mai nascosto il suo scetticismo il consigliere di opposizione Antonio Iannamorelli che ha più volte ribadito la necessità di bandire una gara pubblica e ha contestato la scelta dell'amministrazione di procedere per affidamenti fiduciari.
La raccolta differenziata domiciliare costerà complessivamente 650 mila euro, di cui 350 mila euro per l'acquisto di automezzi, kit e campagna informativa e 300 mila per realizzare la stazione ecologica.
Chiara Buccini
©RIPRODUZIONE RISERVATA