Ecosfera, Andreola ai domiciliari insieme al marito all'Aquila

L'inchiesta sugli appalti europei della Regione Abruzzo: il gip dell'Aquila dice sì al ricongiumento familiare dell'ex dirigente con il marito indagato. Andreola passa dai domiciliari a Salerno all'Aquila

L'AQUILA. Il gip del tribunale dell'Aquila ha concesso alla dirigente regionale Giovanna Andreola, ai domiciliari nella casa paterna di Salerno per il coinvolgimento nell'inchiesta Caligola, di essere trasferita nella sua casa dell'Aquila, sempre ai domiciliari, dove è sottoposto allo stesso regime il marito Michele Galdi. L'attenuazione della misura cautelare che prevede il ricongiungimento della famiglia, era stato chiesto dal legale dei due indagati, l'avvocato Francesco Carli, che nella passate settimane aveva presentato ricorsi e appelli al Riesame.

L'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della procura dell'Aquila Antonietta Picardi si basa su assunzioni in cambio di appalti nell'ambito del programma comunitario Ipa Adriatico: in particolare, le indagini portate avanti dalla squadra mobile di Pescara sono incentrate su due appalti per l'informatica, uno dei quali al colosso Ecosfera spa di Roma. Nei giorni scorsi, la procura aveva chiesto e ottenuto al gip una proroga delle indagini, momento nel quale sono stati notificati altri due avvisi di garanzia, uno al coordinatore della Struttura tecnica di missione, organismo della governance del terremoto, Gaetano Fontana, e l'altro all'ex assessore della giunta Del Turco, Antonio Boschetti, coinvolto nella Sanitopoli abruzzese.

Oltre ad Andreola e Galdi, finiti da subito ai domiciliari, il 15 gennaio scorso, quando sono scattati gli arresti, sono finiti in carcere Dulio Gruttadauria, 61 anni, domiciliato a Carsoli (L'Aquila), presidente del consiglio d'amministrazione e socio della società Ecosfera, la moglie Anna Maria Teodoro, 59 anni, socio della società Ecosfera Gruppo spa, e Lamberto Quarta, 56 anni, domiciliato a Francavilla al Mare (Chieti), consulente dell'Ecosfera , volto noto del mondo politico abruzzese perché coinvolto nella Sanitopoli abruzzese. I tre sono ora ai domiciliari.

Gli altri due, Corrado Troiano, 47 anni, socio della società Cyborg srl con sede a Chieti e Mario Gay, 58 anni, residente a Roma, vice presidente dell'Osservatorio interregionale cooperazione sviluppo (Oics) che ha sede a Roma, sono finiti ai domiciliari e poi liberi. Oltre alle sette ordinanze di custodie cautelari in carcere o ai domiciliari, coinvolti un dirigente della Regione Puglia Bernardo Notarangelo, l'ex sindaco Pd di Pescara, Luciano D'Alfonso (Pd), finito agli arresti domiciliari a dicembre 2008 per presunte tangenti al Comune di Pescara, e Camillo Cesarone, ex sindacalista e ex capogruppo del Pd in Consiglio regionale, coinvolto nell'inchiesta Sanitopoli.