Falcone condannato a risarcire Lui si difende: è tutto in regola

17 Luglio 2020

AVEZZANO. È stato condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di circa 90mila euro con l'accusa di aver gonfiato i propri rimborsi. Nei guai è finito il segretario comunale Cesidio Falcone, che...

AVEZZANO. È stato condannato dalla Corte dei Conti al risarcimento di circa 90mila euro con l'accusa di aver gonfiato i propri rimborsi. Nei guai è finito il segretario comunale Cesidio Falcone, che ha svolto servizio in diversi comuni della Marsica. Il diretto interessato si difende: «È tutto in regola, lo stabilisce anche una sentenza del tribunale civile sugli stessi fatti». Ma andiamo per ordine. Secondo l’accusa Falcone avrebbe percepito dei rimborsi non dovuti. Il segretario, inoltre, avrebbe utilizzato la propria posizione determinando che gli fossero liquidati i compensi da lui richiesti. I Comuni di Sante Marie e di Rocca di Botte, due tra quelli interessati dalla vicenda, hanno infatti richiesto il parere di un legale esterno per verificare la legittimità dell'operato del dirigente. La sentenza è stata pronunciata dalla sezione giurisdizionale della Corte dei conti presieduta dal giudice Lucilla Valente e composta dai giudici Federico Pepe e Gerardo de Marco (relatore). La procura regionale aveva richiesto la somma al segretario ravvisando «l'indebita erogazione dei prodotti importi un danno erariale a lui imputabile». La procura gli aveva contestato anche «la mancanza di documentazione adeguata relativa agli stessi importi che i Comuni avevano liquidato». I fatti risalgono al 2012 e le somme riguardano in particolare spese di viaggio e maggiorazione della retribuzione di posizione. Oltre a Sante Marie e a Rocca di Botte, sono interessati dalla questione anche altri comuni. Il Comune di Bisegna, per esempio, secondo il collegio, «ha corrisposto a quello di Ovindoli, che l’aveva anticipata, la somma di 810 euro corrispondente al rimborso delle spese di viaggio dovute al segretario per gli accessi alla sede nel periodo 1° giugno-31 ottobre 2014. La somma non è parsa congrua». Falcone tiene a precisare come per lo stesso fatto il Tribunale civile di Avezzano con sentenza n. 159/20 depositata il 14.7.20 (quindi il giorno prima della decisione della Corte dei Conti) «ha emesso una decisione completamente opposta a quella della Corte dei Conti», rigettando la domanda del Comune di Sante Marie e condannandolo a rifondere anche le spese legali. Falcone, secondo la sentenza del tribunale «ha contestato i parametri di calcolo utilizzati dal Comune di Sante Marie, osservando di aver, in molte occasioni, effettuato anche più spostamenti da una sede all’altra durante la stessa giornata». Il segretario conclude affermando che «la vicenda è tutt'altro che definita dovendo attendere le fasi dei successivi gradi e dovendo tutelare la dignità propria e della categoria alla quale appartiene». (p.g.)