Crisi automotive, i lavoratori della Magneti Marelli scendono in piazza
I lavoratori si sono dati appuntamento per oggi alle 8:30 davanti alla Villa comunale di Sulmona. Poi la marcia verso il Municipio. Sono 460 i posti di lavoro a rischio
SULMONA. Sempre più incandescente la situazione alla Magneti Marelli di Sulmona. Oggi sono scesi in piazza i 460 lavoratori della fabbrica Marelli di Sulmona, chiamata a fare i conti con la crisi del settore automotive. Gli operai, assieme alle organizzazioni sindacali, si sono dati appuntamento alle 8.30 davanti alla Villa Comunale di Sulmona per avviare la marcia di protesta alle 9 verso il Municipio dove si è tenuto il consiglio comunale straordinario, chiamato ad impegnare la Regione per la salvaguardia della fabbrica peligna.
Alla protesta hanno partecipato anche i dipendenti della Sodecia di Raiano, stabilimento legato a Stellantis, come del resto la Marelli. "Il nostro obiettivo è quello di risvegliare l'attenzione della politica"- affermano in coro i sindacati. Alla Marelli si prospetta un prolungamento dei contratti di solidarietà fino ad agosto 2026, l'incremento degli esuberi da 85 a 147 e la perdita di un pezzo di Ducato a fine anno. Contratti di solidarietà attivi, fino a novembre 2025, anche per i 44 operai della Sodecia.