Fecondazione assistita È positivo il primo test

Il San Salvatore è il secondo ospedale in Abruzzo, dopo Ortona, dove ha successo l’inseminazione artificiale “in vitro” per coppie che non possono avere figli
L’AQUILA. Primo test di gravidanza positivo al Centro di procreazione medicalmente assistita del San Salvatore. Il riscontro, con la conferma positiva, è arrivato il 19 febbraio scorso e riguarda un caso di fecondazione in vitro. Il servizio, attivato grazie ad una stretta collaborazione tra la Asl Avezzano-Sulmona- L'Aquila e il Comune del capoluogo di regione, punta a diventare un importante centro di riferimento per le coppie che non riescono ad avere figli. Già a giugno dello scorso anno era stata avviata la procedura per la procreazione assistita di primo livello, con inseminazione intrauterina.
Qualche giorno fa, come comunicato dalla direzione della Asl, «è arrivata, per il Centro di procreazione medicalmente assistita dell’ospedale aquilano, la notizia tanto attesa del primo test di gravidanza positivo con fecondazione assistita di secondo livello ed Embryo transfer», comunemente conosciuta come fecondazione in vitro. Il Centro, che opera all’interno dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia, diretta dal professor Leonardo Di Stefano, e nell’ambito del Dipartimento materno infantile, diretto dalla dottoressa Sandra Di Fabio, ha iniziato l’attività il 15 marzo 2019, con l’arrivo del dottor Franco Lisi, ginecologo che vanta una’mportante esperienza nel campo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Responsabile del laboratorio di Biologia della riproduzione, componente fondamentale di supporto all’attività clinica del Centro, è la professoressa Carla Tatone, del Dipartimento Mesva dell’Università dell'Aquila. A marzo 2019 è stata lanciata una campagna di selezione e arruolamento delle coppie con difficoltà riproduttive, che sono state esaminate e preparate rigorosamente. A giugno ha preso il via la procreazione assistita con inseminazione intrauterina e il 24 settembre si è registrata la prima gravidanza con inseminazione intrauterina. A dicembre scorso, al termine di un complesso iter burocratico, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha rilasciato l’autorizzazione formale per i locali della fecondazione assistita di secondo livello.
«Si tratta di un traguardo importante», dichiara Biondi, «che contribuisce a qualificare ulteriormente il sistema sanitario aquilano e delle aree interne. La proficua collaborazione tra Comune e Asl ha consentito di superare un'impasse burocratica di cui soffrivano soprattutto quelle coppie costrette a rivolgersi a strutture, pubbliche o private, situate in altri territori o al di fuori della nostra regione». Quello aquilano è il secondo ospedale abruzzese, dopo Ortona, a offrire un'assistenza di questo tipo. «È questa la sanità che ci piace», conclude Biondi, «fatta di professionalità di altissimo livello».
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