Fiamme minacciano le case Notte di paura a Preturo
Rogo di sospetta natura dolosa devasta il bosco tra le frazioni di San Marco e Santi Impossibile l’intervento aereo, squadre di soccorritori a presidio delle abitazioni
L’AQUILA. Fumo acre e fiamme nel tardo pomeriggio e per tutta la notte, gente in strada e l’apparato dei soccorsi pronto a evacuare due interi paesi. Accade nell’area tra San Marco di Preturo e Santi di Preturo, per un incendio scoppiato poco prima dell’imbrunire e che ha coinvolto un tratto di boscaglia a cavallo tra le due frazioni, nella stessa area colpita dalle fiamme due anni fa.
NIENTE AEREI. La posizione del fronte del fuoco, l’ora particolare, poco prima del tramonto, e il fatto che ogni mezzo aereo disponibile fosse comunque lontano, ha impedito l’intervento dall’alto sull’incendio. Ci hanno provato i vigili del fuoco che hanno tentato di raggiungere l’area, molto scoscesa, coi loro mezzi. L’ora tarda ha impedito agli aerei impegnati dalla mattina negli incendi di Campo Imperatore e nella Marsica, di levarsi in volo e intervenire sull’area interessata. I velivoli in dotazione ai vigili del fuoco e alla Forestale-carabinieri, infatti, non possono volare di notte. E con i mezzi aerei fermi non era possibile intervenire direttamente sul fronte dell’incendio, se non da terra, in condizioni di luce scarsa e mettendo a rischio il personale.
CASE PRESIDIATE. Così, tutte le squadre disponibili sono state posizionate in corrispondenza dei centri abitati e anche nelle vicinanze di un maneggio con 15 cavalli, pronte a intervenire mettendo in conto anche l’eventualità di uno sgombero forzato della popolazione a rischio. Per buona parte della notte la gente è rimasta in strada, ed è tornata nelle proprie abitazioni solo dopo aver verificato che il fronte del fuoco rimanesse lontano. In strada è sceso praticamente tutto l’apparato di protezione civile a disposizione. In azione i vigili del fuoco, e poi forestale, carabinieri, polizia, protezione civile della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila, insieme a volontari dei vari gruppi. Le squadre sono state dislocate nei punti strategici di San Marco e Santi, pronte a intervenire se il vento, cambiando intensità e direzione, avesse portato il fuoco vicino alle case. L’incendio era scoppiato poco prima delle 19. I residenti di San Marco di Preturo hanno visto una palla di fumo nera che si alzava dalla boscaglia sul costone della montagna proprio a Ovest del paese. Dopo pochi minuti una enorme colonna di fumo era visibile per chilometri, anche dall’Aquila. Spettrale l’immagine delle fiamme nella notte, che ogni tanto si alzavano a ingoiare qualche pianta mentre più in basso, sulla strada provinciale di Cascina e all’interno dei due abitati di Santi e San Marco, si notavano i lampeggianti dei mezzi pronti all’intervento.
IL PRECEDENTE. L’area dell’incendio era stata colpita anche due anni fa. In quell’occasione era stato possibile intervenire e le fiamme erano state domate dopo alcune ore.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
NIENTE AEREI. La posizione del fronte del fuoco, l’ora particolare, poco prima del tramonto, e il fatto che ogni mezzo aereo disponibile fosse comunque lontano, ha impedito l’intervento dall’alto sull’incendio. Ci hanno provato i vigili del fuoco che hanno tentato di raggiungere l’area, molto scoscesa, coi loro mezzi. L’ora tarda ha impedito agli aerei impegnati dalla mattina negli incendi di Campo Imperatore e nella Marsica, di levarsi in volo e intervenire sull’area interessata. I velivoli in dotazione ai vigili del fuoco e alla Forestale-carabinieri, infatti, non possono volare di notte. E con i mezzi aerei fermi non era possibile intervenire direttamente sul fronte dell’incendio, se non da terra, in condizioni di luce scarsa e mettendo a rischio il personale.
CASE PRESIDIATE. Così, tutte le squadre disponibili sono state posizionate in corrispondenza dei centri abitati e anche nelle vicinanze di un maneggio con 15 cavalli, pronte a intervenire mettendo in conto anche l’eventualità di uno sgombero forzato della popolazione a rischio. Per buona parte della notte la gente è rimasta in strada, ed è tornata nelle proprie abitazioni solo dopo aver verificato che il fronte del fuoco rimanesse lontano. In strada è sceso praticamente tutto l’apparato di protezione civile a disposizione. In azione i vigili del fuoco, e poi forestale, carabinieri, polizia, protezione civile della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila, insieme a volontari dei vari gruppi. Le squadre sono state dislocate nei punti strategici di San Marco e Santi, pronte a intervenire se il vento, cambiando intensità e direzione, avesse portato il fuoco vicino alle case. L’incendio era scoppiato poco prima delle 19. I residenti di San Marco di Preturo hanno visto una palla di fumo nera che si alzava dalla boscaglia sul costone della montagna proprio a Ovest del paese. Dopo pochi minuti una enorme colonna di fumo era visibile per chilometri, anche dall’Aquila. Spettrale l’immagine delle fiamme nella notte, che ogni tanto si alzavano a ingoiare qualche pianta mentre più in basso, sulla strada provinciale di Cascina e all’interno dei due abitati di Santi e San Marco, si notavano i lampeggianti dei mezzi pronti all’intervento.
IL PRECEDENTE. L’area dell’incendio era stata colpita anche due anni fa. In quell’occasione era stato possibile intervenire e le fiamme erano state domate dopo alcune ore.
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