Fiera Epifania, continua la polemica sugli abusivi

La Fiva-Confcommercio ha chiesto un incontro al prefetto Alecci Cioni e Capretti: la manifestazione va difesa dalle «invasioni barbariche»

L'AQUILA. Un incontro urgente con il prefetto Francesco Alecci, il questore Giovanni Pinto e il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente per fare un bilancio “a caldo” sulla Fiera dell’Epifania e sulla presenza degli abusivi. A richiederlo, con una lettera urgente, è la Fiva-Confcommercio, che ha organizzato l’evento, giunto quest’anno alla 65ª edizione.

Troppi, secondo l’associazione di categoria, i venditori non autorizzati e scarsi i controlli.

«Ci rivolgiamo alla vostra attenzione», scrivono Celso Cioni, direttore regionale Confcommercio, e Alberto Capretti, presidente provinciale Fiva, «dopo aver raccolto fortissime proteste, tra gli operatori che hanno partecipato all’ultima fiera dell’Epifania, per la presenza di svariate centinaia di abusivi, che hanno agito per lo più indisturbati e hanno portato avanti, per l’intera giornata del 5 gennaio, un’attività di vendita illegale. Un fenomeno già segnalato negli incontri in prefettura dei giorni antecedenti la fiera, che si è acuito in modo considerevole in questa edizione, e che ha danneggiato l’attività dei commercianti autorizzati, che non si sentono adeguatamente tutelati».

Le rimostranze della Fiva- Confcommercio riguardano, in particolare, la mancanza di controlli. «Abbiamo chiesto un incontro urgente con le autorità competenti», affermano Cioni e Capretti, «per fare un bilancio della Fiera dell’Epifania, che ha fatto registrare un positivo record di presenze, ma anche di venditori abusivi. Abbiamo a cuore questa manifestazione, che fa parte di una tradizione storica della nostra città, vogliamo difenderla da “invasioni barbariche” di operatori non autorizzati, che con la loro presenza penalizzano gli ambulanti che operano nel rispetto delle regole e peggiorano le condizioni di sicurezza, mettendo a rischio le prossime edizioni».

È opportuno», proseguono i rappresentanti dell’associazione di categoria, «fare un sereno consuntivo, confrontare i dati disponibili sulle azioni di contrasto all'abusivismo, alla contraffazione e all’evasione fiscale partendo da quelli diffusi dalla Guardia di Finanza, per individuare le azioni da porre in atto per arginare questo fenomeno. Il nostro unico intento», concludono, «è capire cosa non ha funzionato bene e avviare un lavoro di squadra positivo e propositivo, che possa proiettare la manifestazione verso una crescita futura, sui binari della massima correttezza, della libera concorrenza, nonché della legalità e del rispetto delle regole a tutela degli operatori e della sicurezza dei cittadini».

Monica Pelliccione

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