AVEZZANO
Finti matrimoni per il permesso di soggiorno, dietro c'era la "maga dei promessi sposi"
Nozze di comodo con un marocchino: ai domiciliari una 21enne di Avezzano
AVEZZANO . Un matrimonio in Comune, ad Avezzano, tra un marocchino di 25 anni, residente in città, e una ragazza italiana di 21. Non ci sarebbe nulla di strano se non si fosse trattato di una messinscena organizzata per ottenere il permesso di soggiorno. Ovviamente in cambio di soldi. I fatti sono avvenuti nel 2019 e dietro a questo giro di matrimoni farlocchi che avvenivano non solo ad Avezzano, ma in diverse zone d'Italia, in particolare in Campania, c’era una donna, già nota alle cronache come la “maga dei promessi sposi”. Grazie a lei i migranti non regolari riuscivano a ottenere il permesso di soggiorno in cambio di una somma di denaro.
A smantellare questa organizzazione criminale sono stati i carabinieri di Caserta, coordinati dalla Dda di Napoli, che hanno notificato 18 misure cautelari (5 in carcere, 11 domiciliari e 2 obblighi di dimora) tra Napoli e Caserta. Complessivamente sono 66 gli indagati e oltre 40 i matrimoni fittizi accertati tra il 2019 e il 2020, per un giro d’affari di circa 200mila euro. La banda, che aveva ramificazioni anche ad Avezzano, era capeggiata e composta soprattutto da donne: 13 quelle colpite dai provvedimenti del gip.
Al vertice c’era “Zia Maria”, al secolo Matilde Macciocchi, nota anche come “’a bionda”, 61enne residente nel quartiere napoletano di Ponticelli, base operativa di tutto il gruppo, finita in carcere con la factotum Antonietta Noletto e i collaboratori Gennaro Di Dato e i due marocchini Nabil El Hazmi e Hisham Metrache, incaricati di reperire gli immigrati, anche nel loro Paese d’origine. Zia Maria intascava fra 5.000 e 6.500 euro in contanti o via Western Union dagli immigrati, perlopiù marocchini e tunisini. Le spose erano scelte tra ragazze spesso indigenti, come nel caso della 21enne di Avezzano, E.R., per la quale sono scattati i domiciliari e che era diventata moglie del marocchino E.A.R., di 21 anni, il quale aveva ottenuto dal commissariato di Avezzano il permesso di soggiorno.
Ora tutti i matrimoni, chiaramente, sono stati dichiarati nulli. (p.g.)