Funivia, soldi per la revisione
Allarme della Cgil: poco tempo e occorrono 3 milioni.
L’AQUILA. «La prossima stagione invernale sul Gran Sasso sembra compromessa perchè non ci sono più i tempi tecnici per la revisione della funivia». L’allarme è lanciato da Gaetano Iacobucci segretario provinciale della Cgil trasporti. Secondo Iacobucci la funivia deve essere sottoposta a una revisione ventennale, visto che la proroga scade il 21 dicembre. «Ma per fare tutto quello che serve», spiega il sindacalista che fa anche parte della direzione regionale della Cgil, «occorre un tempo molto più lungo visto che è necessaria una progettazione assai accurata ai fini della sostituzione del materiale già utilizzato. Inoltre i tempi della complessa posa in opera di tutta la lavorazione andrebbero ben oltre quella data, che è meno lontana di come sembra, non fosse altro che per le trafile burocratiche da fare».
«Purtroppo», aggiunge, Gaetano Iacobucci «c’è un ostacolo che comunque al momento sembra insuperabile, ovvero la spesa prevista che si aggira sui tre milioni di euro. Naturalmente una cifra del genere potrebbe essere tirata fuori solo dalla Regione e non è detto che possa farlo». L’unica speranza di evitare un’ipotesi che sarebbe una vera catastrofe per il turismo aquilano è la presentazione di una modifica al progetto ma ci vuole chi lo faccia con le dovute conoscenze tecniche e non si tratta di lavori che possono fare tutti oltre ad avere un certo costo. «Bisogna fare qualcosa con l’intervento degli enti locali» dice il sindacalista «perchè se non si riesce a far ripartire la funivia saranno a rischio non solo i quaranta lavoratori che a vario titolo prestano servizio per il Centro turistico del Gran Sasso ma ci sarebbero anche disagi per i vari alberghi che sono nel comparto, strutture che, come è ovvio, andrebbero incontro a seri problemi di difficile soluzione».
«In passato», dice ancora il sindacalista, «abbiamo tentato di sollevare il problema per cercare di rimediare in tempi utile a questo inconveniente ma non abbiamo ricevuto una risposta dal Comune e dalla Regione, forse alle prese con altre priorità. Ma questo non è certamente un problema secondario visto che una possibile ripresa economica del comprensorio parte anche dal rilancio del turismo». Il presidente del Centro turistico del Gran Sasso, Max Di Pasquale, precisa, al riguardo, che la funivia è del Comune ed esiste la possibilità che l’ente di raccordarsi con le autorità competenti per ottenere una proroga. aggiunge, comunque, che sono in corso delle opere di manutenzione ordinaria al fine di assicurare comunque il buon funzionamento delle attuali apparecchiature al fine di far ripartire la funivia entro breve tempo. Di Pasquale, infine, tiene a precisare che l’annata scorsa è stata eccellente e sono stati ottenuti dei risultati buoni sotto tutti gli aspetti a cominciare dalle presenze.
«Purtroppo», aggiunge, Gaetano Iacobucci «c’è un ostacolo che comunque al momento sembra insuperabile, ovvero la spesa prevista che si aggira sui tre milioni di euro. Naturalmente una cifra del genere potrebbe essere tirata fuori solo dalla Regione e non è detto che possa farlo». L’unica speranza di evitare un’ipotesi che sarebbe una vera catastrofe per il turismo aquilano è la presentazione di una modifica al progetto ma ci vuole chi lo faccia con le dovute conoscenze tecniche e non si tratta di lavori che possono fare tutti oltre ad avere un certo costo. «Bisogna fare qualcosa con l’intervento degli enti locali» dice il sindacalista «perchè se non si riesce a far ripartire la funivia saranno a rischio non solo i quaranta lavoratori che a vario titolo prestano servizio per il Centro turistico del Gran Sasso ma ci sarebbero anche disagi per i vari alberghi che sono nel comparto, strutture che, come è ovvio, andrebbero incontro a seri problemi di difficile soluzione».
«In passato», dice ancora il sindacalista, «abbiamo tentato di sollevare il problema per cercare di rimediare in tempi utile a questo inconveniente ma non abbiamo ricevuto una risposta dal Comune e dalla Regione, forse alle prese con altre priorità. Ma questo non è certamente un problema secondario visto che una possibile ripresa economica del comprensorio parte anche dal rilancio del turismo». Il presidente del Centro turistico del Gran Sasso, Max Di Pasquale, precisa, al riguardo, che la funivia è del Comune ed esiste la possibilità che l’ente di raccordarsi con le autorità competenti per ottenere una proroga. aggiunge, comunque, che sono in corso delle opere di manutenzione ordinaria al fine di assicurare comunque il buon funzionamento delle attuali apparecchiature al fine di far ripartire la funivia entro breve tempo. Di Pasquale, infine, tiene a precisare che l’annata scorsa è stata eccellente e sono stati ottenuti dei risultati buoni sotto tutti gli aspetti a cominciare dalle presenze.