Avezzano

Furti e violenze, minori via dalla casa famiglia dopo le ronde di domenica

6 Febbraio 2025

Trasloco nella notte dopo le tensioni a San Pelino, quando quattro giovani erano stati fermati mentre cercavano di introdursi all’interno di una proprietà privata. Restano solo una donna con due bimbi e un uomo ai domiciliari, mentre torna nel mirino la Fondazione San Michele

AVEZZANO. Sono stati trasferiti in tutta fretta nella notte gli ospiti della casa famiglia di San Pelino. Senza dare nell’occhio. Stanze vuote, effetti personali spariti. La scoperta è stata fatta dagli agenti della polizia locale di Avezzano che ieri mattina hanno raggiunto l’immobile per un controllo. Restano solo una donna con due bambini e un uomo agli arresti, sui quali si cerca di capire a quale titolo si trovino domiciliati all’interno della struttura.

OSPITI TRASFERITI

Una decina di ospiti di origini straniere, la maggior parte minori non accompagnati, portati via in orario notturno per non attirare attenzioni. Tra loro i quattro giovani fermati domenica notte da un gruppo di residenti della frazione di San Pelino mentre cercavano di introdursi all’interno di una proprietà privata e consegnati alle forze dell’ordine. In particolare si tratta di un 19enne e tre 17enni, questi ultimi denunciati a piede libero per violazione di domicilio e iscritti sul fascicolo della procura minorile dell’Aquila. La cronaca di quella notte ha acceso i riflettori sulla comunità San Michele Arcangelo, risultata al centro di un’indagine della compagnia dei carabinieri di Avezzano. In occasione del tavolo per la sicurezza in prefettura nel pomeriggio di martedì il sindaco aveva richiesto lo sgombero dei locali. I gestori della casa famiglia hanno anticipato qualsiasi iniziativa risolutiva concordata dall’ente con l’autorità prefettizia.

IL PRECEDENTE

Una scena già vista. La dinamica di quanto accaduto nelle ultime ore riflette i fatti di agosto 2023. Al centro della cronaca di allora l’ex hotel Salviano, ad Avezzano, nel quale soggiornavano circa 40 migranti, tutti minorenni. La struttura, anche in quel caso, era gestita dalla Fondazione San Michele Arcangelo. Il caso era esploso dopo una serie di iniziative criminali da parte dei giovani, di cui molti con precedenti penali. Il sindaco Gianni Di Pangrazio aveva ottenuto dall’allora prefetto Cinzia Torraco il via libera a procedere allo sgombero.

LA CASA FAMIGLIA

Sulla casa famiglia si concentrano le attenzioni degli inquirenti e delle istituzioni locali. «Ci sono cose poche chiare» aveva dichiarato il sindaco Gianni Di Pangrazio, che aveva espresso perplessità rispetto alla gestione della struttura. In tal senso è intervenuto il consigliere Nello Simonelli. «Nel caso specifico della Casa famiglia, ho appurato personalmente che non esiste alcun accordo formale in tal senso con il Comune di Avezzano, configurando quindi una gestione potenzialmente illegittima e senza alcuna garanzia per la sicurezza dei minori coinvolti. La Fondazione San Michele Arcangelo, pertanto, non ha alcun diritto di accogliere minori senza autorizzazione e controllo delle istituzioni preposte. L’assenza di controllo, di un adeguato supporto psicologico e legale, oltre a una gestione non conforme alla legge espongono i minori a una condizione di vulnerabilità che potrebbe facilmente sfociare in abusi o negligenze. La cittadinanza, oltre ai minori stessi, deve essere tutelata con fermezza».

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