Gasolio sporco, blitz della Guardia di finanza nei distributori: sequestrati 9mila litri

20 Marzo 2025

Operazione congiunta dell’Agenzia dogane e monopoli in collaborazione con le Fiamme gialle nei distributori aquilani. (Nella foto, un momento dei controlli a campione effettuati in uno dei distributori sottoposti ad accertamenti)

L’AQUILA. Quasi 9mila litri di gasolio non conformi sono stati sequestrati a seguito di un accertamento effettuato dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane dell’Aquila in collaborazione con i militari della Guardia di finanza del Gruppo del comando provinciale. Scopo dell’operazione ieri portata a termine, quello di controllare la distribuzione, la circolazione e la commercializzazione dei carburanti, così da garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi e la qualità del prodotto venduto. In particolare, i funzionari dell’Agenzia e i militari delle Fiamme gialle hanno proceduto, mediante prelievi volti ad accertare il punto di infiammabilità dell’idrocarburo erogato, a un campionamento del gasolio stoccato nei distributori sottoposti a controllo sul territorio della provincia dell’Aquila. Il punto di infiammabilità di quest’ultimo non deve infatti essere inferiore a 55 gradi centigradi, in modo da minimizzare il rischio della formazione di miscele infiammabili nei depositi di stoccaggio, oltre che per essere in linea con le direttive europee relative al trasporto del prodotto nelle autobotti, altrimenti altamente pericoloso. La tempestività del controllo si è avvalsa dell’imprescindibile supporto del Laboratorio Chimico mobile di Roma della Direzione territoriale Lazio e Abruzzo dell’Agenzia, le cui analisi hanno consentito di determinare immediatamente le specifiche fiscali e le caratteristiche merceologiche e ambientali del prodotto prelevato. Si tratta di una tipologia di attività operativa che conferma la sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, in attuazione del protocollo d’intesa nazionale che è stato sottoscritto tra le istituzioni nel 2023, che consentirà di attivare, anche per il futuro, ulteriori attività congiunte di tutela degli interessi finanziari, con l’esecuzione di interventi mirati, volti all’accertamento di eventuali illeciti di rilievo penale e amministrativo nel settore delle accise. ©RIPRODUZIONE RISERVATA