Giuliante: la talpa è il capo del Formez
L’assessore: già note on-line metà delle domande e risposte, molti i quesiti sbagliati. La replica dell’ente: un abbaglio
L’AQUILA. I precari aquilani non sono choosy, cioè schizzinosi «come si dice a Londra, ma neppure coglion’s come si dice a Oxford». Strappa l’applauso la battuta dell’assessore regionale Gianfranco Giuliante da una platea di un centinaio di precari arrivati per sentire il botto e andati via per quello che definiscono «poco più di una miccetta». Conferenza stampa con la Digos mischiata ai lavoratori, ma senza «la bomba. Insomma, un’occhiata ai vecchi quiz dei vecchi concorsi della pubblica amministrazione l’hanno data, chi più, chi meno, un po’ tutti. Certo, chi si aspettava scenari alla Dan Brown rimane deluso. Ma l’affondo dell’assessore contro Formez e sindaco non manca. «Molti dei quiz del concorsone sul sisma sono sbagliati. Quanto alle circa quattromila domande già rese note dal Formez, di oltre la metà si conoscono le risposte», grida Giuliante, accalorandosi mentre sventola le 4mila pagine di Internet. Dopo aver fornito una definizione di talpa, («dicesi talpa...») Giuliante punta il dito contro il presidente del Formez Carlo Flamment. Ma la platea rumoreggia. «Ha sparato troppo in alto», sussurrano alcuni precari, «e in modo un po’ generico. Qui c’è qualcosa sotto che non viene fuori». Giuliante non molla la presa: «Per aver violato la segretezza dei quesiti chiedo che il presidente del Formez se ne vada. Chiedo anche che il ministro Fabrizio Barca chiami il capo del Formez e faccia una nota in cui gli scrive che deve andarsene, perlomeno per aver commesso una leggerezza imperdonabile, così come accaduto per Roberto Petullà». Il dirigente della Protezione civile è l’unica talpa rea confessa, avendo ammesso di aver inviato una simulazione di uno dei quiz con tanto di risposta a un giornale on-line che poi lo ha reso pubblico. Giuliante dice che non andrà in Procura «ma se Cialente ci vuole andare, io ce lo accompagno volentieri». Due, secondo Giuliante, le strade da percorrere per cercare di contrastare un concorso «che fa acqua da tutte le parti»: il Tar per la sospensiva e la Procura per i profili di responsabilità penale. Oltre alle domande riciclate, l’assessore annuncia una nuova grana in vista. «Sui quesiti a tema terremoto ci sono errori incredibili, con domande mal formulate e altre corbellerie. Alcune riguardano i nomi delle chiese danneggiate e possono indurre in errore tra città e frazioni. Altre contengono errori marchiani sui nomi dei paesi. Insomma, tutto da rifare».
LUCCIOLE PER TALPE. Non si fa attendere la replica del Formez, ispirata al mondo degli animali. «Premesso che, come previsto dal bando Ripam e ampiamente annunciato, tutte le risposte saranno dal 9 novembre disponibili sul sito di Formez Pa, Giuliante si è in sostanza accorto con 10 giorni di ritardo di un fatto che chiunque poteva rilevare: alcune risposte ai quiz (quelle su quesiti generici-attitudinali e non quelle relative alla ricostruzione) sono contenute nelle banche dati Formez, precisamente rintracciabili nelle batterie di quiz adoperate nei concorsi passati. Fra tanti problemi che ha L’Aquila, è doloroso constatare che vi sia un assessore che prende lucciole per talpe. La questione avrebbe sapore solo folcloristico se non rientrasse in un disegno che da giorni tende a provocare l’annullamento del concorso con conseguente sabotaggio della ricostruzione e possibile danno erariale. Formez Pa, nel rassicurare le istituzioni e i concorrenti sul totale rigore e validità delle procedure concorsuali, garantiti peraltro da una commissione interministeriale, si riserva ogni azione legale a tutela della sua immagine». Stefania Pezzopane (Pd) parla di «risibile scoperta dell’acqua calda che rischia di trasformare Giuliante da cacciatore di talpe in trovatore di tapiri per sé».
CONTROREPLICA. Giuliante ribatte: «Il Formez si era impegnato e aveva garantito per la segretezza di 4000 domande/risposte fino al 9 novembre. Flamment ammette che così non è stato. Come cristiano non posso non tener conto che Flamment ha “confessato” (le risposte erano on line prima) e questo lo aiuta, ma non lo assolve! A mia volta spero mi vorrà perdonare se me ne sono accorto con 10 giorni di ritardo. La “talpa” per convenzione è cieca, ma compensa con l’olfatto! Non siamo tutti così! A sentire puzza di bruciato “noi” ci mettiamo 10 giorni, ma poi “il piromane” lo becchiamo! Governo, Comune e Giudici hanno una ricostruzione-confessione certificata e firmata dal presidente Formez. Il resto ritengo, non può che essere conseguenza! Anche sulla parte non generico-attitudinale (oltre il quesito 2610 e fino al 4000) ci sono moltissimi test con risposta già pubblicati sul sito Formez, ai quali vanno aggiunti gli errori macroscopici dei test sulla ricostruzione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA