ORTUCCHIO, LUCO DEI MARSI, TRASACCO
Gli orsi tornano ad avvicinarsi, messi i recinti elettrificati / VIDEO
I volontari dell'associazione Salviamo l'Orso: "Montati a nostre spese in difesa di stalle e pollai, altri previsti insieme ai cancelli in ferro. Ma Regione e Parco dove sono?"
PESCARA. Da dieci giorni a questa parte i volontari dell’associazione Salviamo l'Orso si prodigano a Ortucchio, Luco dei Marsi e Trasacco a favore dei cittadini che hanno subito o sono a rischio di subire danni alle loro proprietà a causa di un orso che si avvicina alle periferie dei centri abitati in cerca di cibo facile. Dieci i recinti elettrificati i montati in difesa di stalle e pollai, altri sono previsti insieme all’installazione di alcuni cancelli in ferro. "Tutto ciò è stato pagato dall’Associazione", sottolineano quelli della onlus Salviamo l'Orso, "che dopo aver partecipato alla riunione dello scorso 11 febbraio scorso ha mantenuto l’impegno preso con il sindaco di Ortucchio e con i cittadini intervenuti fornendo aiuto ed assistenza tecnica".
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Di qui la denuncia. "Purtroppo", si legge in una dura nota diffusa dall'Associazione, "siamo costretti a registrare la mancata applicazione del Protocollo regionale per gli orsi confidenti firmato un anno fa in pompa magna da Regione , Carabinieri Forestali ed Enti Parco che assegna ai primi due soggetti la responsabilità ed il coordinamento degli interventi nel caso essi siano come in questo caso fuori dalle aree protette. Il protocollo è però rimasto completamente inapplicato, come non fosse mai esistito, la Regione è incapace di fornire ai cittadini il benchè minimo aiuto economico, il comandante provinciale dell’Aquila dei Carabinieri Forestali nella riunione ad Ortucchio ha mostrato di non essere al corrente dell’esistenza del protocollo, il Parco Nazionale se ne lava le mani perchè Ortucchio è al di fuori dei suoi confini amministrativi (ZPE) e cosi i cittadini di Ortucchio, Luco e Trasacco abbandonati a se stessi possono far riferimento solo a Salviamo l’Orso, ad un associazione di privati cittadini che lavorano su base volontaria e con mezzi necessariamente limitati.Le uniche ad averci dato una mano sono state le Riserve regionali del Monte Genzana e delle Gole del Sagittario – Oasi del WWF che ci hanno ceduto del materiale per l’installazione dei recinti".