I candidati sindaci: pronti alla battaglia

Inizia un mese frenetico, incontri in ogni angolo del Comune per raccogliere voti

L'AQUILA.Consegnate le liste elettorali, i candidati sindaci si preparano alla «fase due» della corsa elettorale che si concluderà il 6 e 7 maggio con il voto. Sono 8 i candidati sindaci: affilano le armi per affrontarsi nella campagna elettorale. Sarà un mese frenetico fatto soprattutto d'incontri con le persone in ogni angolo del Comune.

Alcuni hanno già incominciato a incontrare gente e misurare il consenso da diversi giorni. Altri si preparano a farlo a partire da oggi, dopo essersi tolti il dente dolente delle liste elettorali. Una corsa all'ultimo candidato che si è conclusa ieri a mezzogiorno. Ecco le loro impressioni: mancano quelle di Massimo Cialente ed Enza Blundo che non siamo riusciti a raggiungere.

VINCENZO VITTORINI.
Ha incominciato prima di tutti il candidato sindaco di «L'Aquila che vogliamo»: 9 mesi fa Vincenzo Vittorini si è presentato alla città con la sua lista civica, a settembre è partito con gli incontri pubblici per illustrare l'idea di governo della città. «Siamo felici di aver presentato la lista», ha commentato «è stato un lavoro immane: questa è la prima tappa di mesi di lavoro. Ora incomincia la seconda fase di confronto con tutti: i cittadini e gli altri candidati». Il medico si rivolge a tutti gli organi di stampa «affinché facciano una campagna elettorale democratica, in cui non valga la regola che ottiene più visibilità chi ha maggiori risorse a disposizione», ha aggiunto, «ma con uguale spazio per tutti». Vittorini si prepara a «scendere in strada e stare sul territorio dalla mattina alle 8 alla sera a mezzanotte, per parlare con le persone», spinto da «una sensazione positiva sui consensi che aumentano ora per ora. La nostra è una lista civica pura, a differenza delle altre. Lcv non si imparenterà con nessuno», ha aggiunto, «avremo idee e progettualità nostre, secondo lo slogan: il momento della rivoluzione è arrivato».

ETTORE DI CESARE.
Donne, volontariato e passione invece sono le parole chiave delle due liste di Ettore Di Cesare, il matematico che si è prestato alla politica per «cambiare la città». «Siamo soddisfatti soprattutto perché abbiamo raggiunto l'obiettivo delle 2 liste civiche senza avere bisogno di riempilista, ci sono solo persone davvero impegnate. E poi perché abbiamo raggiunto il 42% di presenza femminile in entrambe le liste», ha aggiunto Di Cesare, «L'Aquila è il capoluogo di provincia con meno donne in Italia (1 su 40), vogliamo cambiare questo trend». Di Cesare punta sui giovani: «Abbiamo il candidato consigliere più giovane in assoluto, Jacopo Intini, compirà 18 anni a metà aprile. Ora siamo pronti ad affrontare la campagna elettorale, autofinaziandoci e battendo tutto il territorio, anche porta a porta. La nostra forza è che siamo di più e ci basiamo sul volontariato».

ANGELO MANCINI.
Il candidato dell'Idv si muoverà «in modo semplice, incontrando le persone delle frazioni e della città», ha spiegato Angelo Mancini tirando un sospiro di sollievo dopo aver presentato le sue liste. «Il programma si basa su progetti realizzabili nei tempi e nelle risorse, non faremo il passo più lungo della gamba», ha spiegato, convinto che «si debba intervenire sull'oggi, altrimenti la città si spopolerà». Una nuova urgenza, per Mancini, è intervenire sull'ultima ordinanza Monti, in particolare nel punto in cui introduce «la territorializzazione delle procedure concorsuali. Io dico che le strutture pubbliche della città, per il reclutamento del personale, devono tener conto come fattore la residenza dei cittadini, con l'obiettivo di non farli allontanare».

ENRICO VERINI.
Sarà una «campagna elettorale a 360 gradi», quella del candidato sindaco di Fli, Enrico Verini. «Cercheremo di raggiungere i cittadini con tutti i mezzi possibili, socialnetwork e incontri pubblici. Voglio parlare con le persone guardandole negli occhi», ha aggiunto Verini, «non farò una campagna elettorale per delega».

GIORGIO DE MATTEIS.
La soddisfazione principale del vicepresidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, sta nell'aver presentato «una serie di candidati a conferma che siamo la compagine che ha presentato più liste», ha spiegato. «Adesso parte la fase della conoscenza del programma e degli obiettivi, tutti i cittadini devono sapere che la nostra visione della gestione della città è diametralmente opposta a quella dell'amministrazione uscente. Il ministro Fabrizio Barca dice che il problema della ricostruzione pesante bloccata non è la filiera lenta, ma il problema sta dentro il Comune». Intanto De Matteis anticipa che Chiara Petrocco, che non ha presentato la sua lista ieri mattina, «dovrebbe dare la sua adesione al progetto di L'Aquila città aperta».

PIERLUIGI PROPERZI.
Sarà una campagna elettorale «molto tradizionale» quella di Pierluigi Properzi (Pdl). «Faremo incontri sul territorio in relazione ai candidati e 3-4 eventi per affrontare i temi più delicati del programma: cultura, ricostruzione, università e giovani. Poi faremo incontri con le associazioni di volontariato e le polisportive - perché i giovani sono il cuore della città - senza escludere le parrocchie». «Non voglio essere originale», ha aggiungo Properzi, «ma voglio essere condiviso, anche dall'opposizione, nelle scelte amministrative».

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