I settant’anni insieme di Cesare e Mafalda
Lui sulmonese, lei di Udine. Si conobbero durante la Seconda guerra mondiale Nozze di ferro in Friuli per la coppia che ha fatto nascere in città le due figlie
SULMONA. «E mi stupisco se non è questo, quello che si chiama Amore». Con queste parole Ovidio avrebbe salutato i 70 anni di matrimonio di Cesare Tirabassi e Mafalda Livon, 97 anni lui, 91 lei. E se è vero che il poeta – di cui si festeggia quest’anno il bimillenario – si sposò ben tre volte, a ben vedere possono essere proprio Cesare e Mafalda i veri ambasciatori dell’amore sponsale. Nella città di Ovidio la coppia longeva ha messo al mondo le due figlie, Daniela e Annalisa. Poi le vicende della vita li hanno portati altrove, dal Friuli agli Stati Uniti, fino al ritorno in Italia per stabilirsi a Remanzacco (Udine). La loro storia, che parte dalla festa per le nozze di ferro, è stata raccontata da Lucia Aviani sul Messaggero Veneto. Il “gancio” è stato l’infaticabile Roberto Fatigati, aquilano, storico presidente dell’Associazione abruzzesi e molisani in Friuli Venezia Giulia, sodalizio che annovera Cesare come il socio più anziano.
L’8 febbraio del 1947 Cesare e Mafalda si sono uniti in matrimonio a Udine. Si erano conosciuti in Friuli durante la Seconda guerra mondiale. Il giovane Tirabassi, all’epoca, lasciò la natia Sulmona per la chiamata alle armi. Mafalda (originaria di Terzo d’Aquileia) si era trasferita lì insieme ai genitori. Per coronare il loro sogno d’amore dovettero aspettare due anni, ovvero la fine del conflitto. Gli sposi si trasferirono a Sulmona per mettere al mondo le due figlie. Ma erano tempi duri. E per loro si preparò un altro viaggio. Cesare, che aveva undici fratelli, nel 1956 chiamò una sorella a Pittsburgh (Pennsylvania) e le chiese aiuto. Lei trovò per il fratello un impiego nei giardini comunali. In breve tempo si fece apprezzare e divenne responsabile di quel settore, dove lavorava fino alle 17. Ma la sua giornata non finiva lì. Alle 20 iniziava una seconda attività, in una fonderia, dove faceva il turno di notte. Mafalda, invece, era sarta, e seppe creare un bel giro di clientela. A suon di sacrifici la coppia riuscì a costruire una casa e ad acquistare un’auto. Nonostante l’ottima integrazione nella famiglia dei connazionali all’estero, il legame con l’Italia non fu mai reciso. E così, dopo i viaggi estivi per le vacanze, la famiglia Tirabassi prese la decisione di tornare a vivere in Italia, dove le figlie avevano conosciuto i futuri mariti. La scelta di Cesare fu quella di stabilirsi a Remanzacco, per avere la possibilità di coltivare l’orto. In Friuli la festa è appena cominciata. La prima mercoledì scorso, giorno dell’anniversario, la seconda è prevista domani. «Sono, entrambi», afferma Roberto Fatigati, «persone di straordinaria saggezza e assoluta moralità».
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