Il Cristo morto scortato dalle penne nere
Stasera processione del Venerdì Santo, ci sarà anche una delegazione della marineria di Pescara
L’AQUILA. Il simulacro del Cristo in legno patinato in nero su foglia d’oro, posto su una bara coperta da drappi in velluto e lama d’argento, tornerà a percorrere, questa sera, le vie del centro storico, martoriate dal terremoto, per la tradizionale processione del Venerdì santo. La manifestazione, organizzata dall’associazione Cavalieri del Venerdì Santo, vedrà quest’anno una scorta d’onore, a cura degli alpini dell’Ana sezione Abruzzi: un segnale di riconoscenza e di considerazione per l’operato degli alpini anche in vista dell’adunata nazionale in programma dal 15 al 17 maggio in città. Una delegazione della marineria di Pescara parteciperà ufficialmente alla solenne processione, invitata dal gruppo di azione civica Jemo ’nnanzi che «ha voluto, così, restituire l’onore avuto nel luglio scorso, quando gli appartenenti al gruppo parteciparono alla tradizionale e sentitissima processione in mare, nelle acque antistanti a Pescara, in onore di Sant’Andrea», com’è scritto in una nota del gruppo. Questa sera, dunque, una rappresentanza di marittimi guidati dall’armatore Massimo Camplone, si alterneranno con i confratelli di Jemo 'nnanzi nel portare a spalla uno dei simulacri della processione, quello della Via Crucis (Gruppo figurativo in legno bianco e nero e rame sbalzato) che da alcuni anni è affidato al gruppo di azione civica.
«I Cavalieri del Venerdì Santo», sottolinea Giuseppe Chiarizia, presidente dell’associazione che organizza la processione, «vedono con favore l’iniziativa tesa a stringere, in un momento di difficoltà generale, rapporti tra gli appartenenti alle due municipalità da tempo divise da rivalità che non appartengono ai cittadini che vivono nella regione». I preziosi simulacri percorreranno le vie del centro martoriate dal terremoto: la partenza è prevista, alle 20, dalla basilica di San Bernardino. Si passerà poi per via San Bernardino, corso Vittorio Emanuele, corso Federico II, via Cesare Battisti, piazza San Marco, via Indipendenza, Piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele II, per tornare nella basilica di San Bernardino ancora non aperta al pubblico.
La processione sarà accompagnata dal Miserere di Selecchy eseguito dal coro del Venerdì Santo, e suonato dagli allievi del Conservatorio dell’Aquila.
Tra i simboli principali il grande organo in legno nero inciso e traforato e un gruppo figurativo in legno dipinto in bianco e nero su foglia d’oro.(m.c.)
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